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SCENA VI1.
Fiorillo, Il Marchese, Il Cavaliere.
Marchese. (A Fiorillo) Dov’è, dov’è?...
Fiorillo. Il signor conte è in casa, ed il servitore è andato ad avvertirlo.
Marchese. Va a vedere.... bene, bene, benissimo... la scuderia.
Fiorillo. Aspetto Frontino. Egli provvederà ad ogni cosa.
Marchese. Ma intanto... mi premono i miei cavalli, povere bestie! hanno fatto.... bene, bene, benissimo... tu potresti vedere.
Fiorillo. Sì, signore, vado subito, (da sè, partendo) Sfido tutti i servitori del mondo ad intenderlo, com’io l’intendo. (parte)
SCENA VII2.
Il Marchese e il Cavaliere.
Cavaliere. Ah! padre mio amorosissimo, quanto vi sono obbligato per tutto quello che avete fatto, e che volete fare per me!
Marchese. Ah, che ne dite?... sono un padre, io... ma con voi, in verità... siete singolare qualche volta.
Cavaliere. Avete ragione. Io non osava parlare, e voi avete indovinata la mia passione.
Marchese. Ho ben veduto io... caro il mio figliuolo, perchè no? Perchè no? Finalmente so che Eleonora... conoscete sua madre?
Cavaliere. Conosco un poco madama Araminta, ma non le ho mai parlato.
Marchese. È una donna.... è una donna.... Siete sicuro almeno della figliuola?
Cavaliere. Oh! sicurissimo. L’ho veduta più volte in casa di una sua cugina, e... ho di lei qualche lettera.
Marchese. Bene, bene, benissimo. Bisognerebbe... Il conte è mio amico.