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Conte. (A parte) (Mi farebbe dar la testa per le muraglie), (ad Araminta) Ascoltatemi di grazia. (piano e con ansietà) Voi mi prendete in isbaglio. Vi sono pochi al mondo che conoscano l’economia, come io la conosco, e voi vedrete, e voi toccherete con mano...
Araminta. Non vedrò niente. Voi vorreste darmi ad intendere una cosa per l’altra, ma non ci riuscirete. Circa a mia figlia... l'ho promessa.... le parlerò.... vedremo.... ma non fate alcun calcolo sopra di me. Non vorrei, per tutto l'oro del mondo, aver a fare con un uomo che ha le mani forate, che spende a rotto di collo come voi fate. (parte
Conte. Non avrei mai creduto di dover passar per un prodigo, (parte
Fine dell’ Atto Secondo.