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ha sempre In tasca). Andiamo Eleonora, andiamo, (da sè) (Profitterò di quest’occasione). (parte con Eleonora
Araminta. (In atto di partire ella pure.
Conte. (Trattenendola) Spero, madama, che questo leggiero accidente non produrrà niente di sinistro per madamigella, ma non converrebbe esporla al pericolo... Facciamo una cosa, se l’approvate. Sospendiamo il pranzo per oggi, e si cenerà questa sera.
Araminta. Sì, sì. Tutto quel che vi piace, ma i vostri pranzi... le vostre cene... avrei molto da dirvi su tal proposito... Vado a veder se mia figlia... torno subito, se non ha bisogno di me. (parte
SCENA VI.
Il Conte e Frontino.
Conte. (Con premura) Odi, Frontino. Spedisci immediatamente quanti messi potrai, per avvertire le persone invitate, che in luogo del pranzo, le prego di onorarmi alla cena.
Frontino. Ma... sarà difficile di ritrovare a quest’ora tutti quelli che sono stati invitati questa mattina.
Conte. Non importa. Quelli che si presenteranno per il pranzo saranno informati del cambiamento, e.... ritorneranno, o non ritorneranno, come vorranno.
Frontino. Sì, signore. La cosa va co’ suoi piedi. (parte
SCENA VIII1
Il Conte, poi madama Araminta.
Conte. Il pretesto è venuto a tempo. La cosa non poteva meglio riuscire. Ma ecco madama Araminta... Ebbene, signora...
Araminta. Niente, niente, grazie al cielo spero non sarà niente.
Conte. Ho piacere che madamigella si porti bene, ma conviene aver cura della sua salute. Ho mandato ad avvertire i convitati, e li ho pregati per questa sera.
- ↑ Corrìsponde alle scene 7 e 8 del manoscritto francese.