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1849, 5 febbraio, Théâtre de la République. Recita d’addio dell’attore Périer che dopo vent’anni di servizio lasciava la Comédie. Gli furono compagni Mirecour, Mainvielle, Got, Delaunay, e le attrici Noblet, Bonval e Luther. Il Joannidés riproduce l’avviso in facsimile. Cfr. anche L’Italie et la France, 1907, p. 117.

1877, 4 marzo. Recita del Burbero alle Matinées Ballande, organizzate da Maria Dumas, figlia del romanziere. Queste matinéeserano dedicate ciascuna a una nazione diversa, e l’italiana fu iniziata da una conferenza sul Goldoni di Mr. de la Pommeraye, conferenziere allora in voga. Il Talbot della Comédie coi suoi allievi esegui poi il Bourru" in modo meravigliosamente efficace" e "il pubblico rise di cuore" (Fanfulla, 12 marzo 1877, corrispondenza di Folchetto).

1903, 19 ottobre, al Théâtre National de l’Odéon, esecutori: Lyser (Geronte), Darras (Dorval), Marie (Valère), Revel (Dalancour), Cornely (Picard), Dorval (M.me Dalancour), Rosni-Derys (Angélique), Miramon (Marton). Nello stesso anno vi furono due altre recite. (Cortese comunicazione della Direzione. Cfr. anche L’Italie e la France, 1907, p. 117).

RECITE DEL "BOURRU BIENFAISANT" FUORI DI FRANCIA

Nel 7 e nell’8OO i comici francesi nelle loro pèregrinazioni fuori di Francia ebbero il B. b. nel loro repertorio. Lo recitarono nel 1772 a Vienna (v. lett. del Taruffi già cit.), nel 1774 alla corte di Prussia (Geronte il rinomato Aufresne) e di nuovo colà nel 1776 per desiderio di Federico in onore di Paolo di Russia, figlio di Caterina. Altre recite ancora il 19 febbraio e il 15 ottobre 1784 alla Corte di Hesse-Cassel (cfr. J. J. Olivier Les comédiens français dans les cours d’Allemagne, 2 vol., p. 59, 4, p. 42).

In Italia le compagnie francesi offersero il Burbero come naturale omaggio al paese che le ospitava. Lo rappresenta nel 1780, 27 dicembre, al S. Angelo di Venezia, una compagnia, della quale furono ornamento principale la Clairmoncle e cronista il Casanova nel suo "Messager d’Italie" (cfr. A. Ravà, Contributo alla bibliografia di G. Casanova. Casanova e una compagnia di comici francesi a Venezia. Giorn. stor. di lett. ital. 1910, vol. LV, p. 375); nel

1773 a Napoli la comp. Senépart (Croce, I Teatri di Napoli, 1891, p. 526) e l’abate Galiani ne riferì a M.me D’Epinay (lett. del 23 gennaio 1773): "Les comédiens français ont donné pour troisième représentation le B. b.; elle a eu un mediocre succés, qui même n’a été dù qu’à l’excellence du jeu d’Aufresne, acteur incomparable (Correspondance, Paris, 1881, II, p. 161); nel

1839, dicembre, al Cocomero di Firenze, la Comp. Doligny, protagonista il capocomico, e la recita fu ripetuta "a generale richiesta" (Il raccoglitore di notizie teatrali, 1839, 1839, 14 dicembre, p. 146). Ben diversa accoglienza s’ebbe il B. b. l’anno dopo, eseguito dalla stessa compagnia al Teatro Re di Milano. La Rivista Europea (1840, pag. 415) scrisse: [il Doligny] "tentò anche il B. b... ma e pei comici francesi e per noi vuolsi dimenticare quella sera". Anche la Comp. Meynadier che tra il ’50 e il ’70 fece periodiche apparizioni tra noi non dimenticò il B. b. Lo recitò nel

1853, 25 novembre, al Cocomero di Firenze a beneficio dei coniugi Cossard (Geronte e Marton), e nel