Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1923, XXII.djvu/20

12

brevità, più breve ancora di quel ch’io l’aveva fatta la prima volta a Parigi; ma quanto basta per renderla finita, condotta, e nel suo genere completa. Ella potrebbe passare per una Commedia Spagnuola; poiché tutto il merito consiste negli equivoci, e nell’intreccio. Ma cose vi sono, che non trovansi nelle Commedie Spagnuole: e una è il Carattere de’ due Protagonisti; l’altra è la verità, e l'esattezza della condotta, credendo di non avermi a rimproverare d’aver donato alla Scena la menoma cosa, che non sia conforme alla natura, e alla verità. Quando trattasi dell’Arlecchino e della Servetta, molte cose si permettono i Comici, come se questi Personaggi non fossero della natura degli altri. Io sono un poco difficile su quest’articolo, e la mia difficoltà fa male a me solo; poichè mi affatico alle volte moltissimo in cose da niente, solo per renderle naturali. So per altro, che questo piace ai Lettori e agli Spettatori, a credo bene impiegate le mie fatiche per dar piacere al Pubblico, che mi onora, e mi compatisce.