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140 ATTO QUINTO

Tognone. Chiamiamo le nostre donne. Lena. (chiama forte)

Medoro. Agata. (chiama forte)

Tognone. Venite.

Medoro. Venite a vedere.

SCENA V.

Agata, Lena, poi Corallina e detti.

Lena. Oh quanto pesce!

Agata. Oh che buona pesca! (con allegria)

Tognone. Mi par di vedere.... Chi ci è nella capanna?

Lena. Una povera donna, che si è salvata dalla burrasca.

Agata. Venite, venite anche voi. Venite a vedere quanto pesce. (alla capanna con allegria)

Corallina. Godo delle vostre consolazioni. (melanconica)

Agata. Cosa c’è nella rete?

Medoro. Del pesce grosso.

Lena. Vediamolo.

Tognone. Lo vedremo con comodo. Andiamo a far colazione. (agli altri Pescatori)

Medoro. Ci avete preparato niente? (alle Donne)

Lena. Sì, sì, venite. (Lena ed i Pescatori entrano tutti nella capanna)

Agata. Venite anche voi. (a Corallina)

Corallina. Vi ringrazio. Sto un poco meglio, e vi prego di lasciarmi sola.

Agata. Fate come volete. Io vado a far colazione con mio fratello, (entra)

SCENA VI.

Corallina ed Arlecchino nello sturione che guizza di quando in quando.

Corallina. Donne felici! Vita deliziosa e beata! Goduta ho anch’io nella mia capanna una simile felicità. Oimè! strascinata dal Genio Nero l’ho sagrificata al capriccio, alla vanità; l’ho perduta per sempre! Non vi è più rimedio per me. Non vedrò