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114 | ATTO TERZO |
voi non istate bene. Mi sono spicciata di un affare importante, e sono qui a vedere, se posso in qualche cosa servirvi.
Corallina. Vi ringrazio della vostra attenzione. Ho avuto un picciolo incomodo, ma non è niente.
Betzi. Me ne consolo infinitamente. Di che paese siete, signora?
Corallina. Sono italiana.
Betzi. È molto tempo che siete in Londra?
Corallina. Pochissimo.
Betzi. Vi piace questo nostro paese?
Corallina. Non lo conosco, perchè sono appena arrivata.
Betzi. Se è lecito, signora, siete venuta qui per affari?
Corallina. No, ci sono venuta unicamente per divertirmi.
Betzi. Non sarete venuta sola.
Corallina. No certamente.
Betzi. Avrete in Londra delle conoscenze.
Corallina. Non ne ho, ma spero di farne.
Betzi. Scusatemi, se troppo m’inoltro. Di qual genere di conoscenze vorreste fare?
Corallina. Delle conoscenze oneste e civili.
Betzi. Questo è quello che promette il vostro aspetto e la vostra maniera, e pensando come pensate, io posso contribuire a rendervi il soggiorno un poco più dilettevole.
Corallina. Oh sì, fatemi conoscere qualcheduno. (con allegria)
Betzi. Siete voi maritata, o da maritare?
Corallina. Che cosa importa ch’io sia maritata o non maritata?
Betzi. Scusatemi, importa moltissimo. Se siete da maritare, e che vogliate far qualche conoscenza per accasarvi, io mi presterò volentieri a procurarvi qualche buona occasione. Ma se foste mai maritata, nè a voi sarebbe lecito di venire in un pubblico caffè a far delle conoscenze, nè io dal canto mio avrei la bassezza di contribuirvi.
Corallina. Vi dirò. Per parlarvi sinceramente.... (in questo entra un Servitore e chiama Betzi)
Betzi. Con permissione. Quel servitore vuol qualche cosa dalla mia bottega. Vado a sentir cosa vuole, e torno immediata-