Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL GENIO BUONO E IL GENIO CATTIVO | 103 |
nasso! Si burla, si beffa un uffiziale della mia sorte! Elà soldati; presto, le mie pistole; vi spaccherò il cuore, vi farò sbalzar le cervella (infuriato all’eccesso. Arlecchino ha paura. In questo
SCENA XVI.
Corallina e detti.
Corallina. (Entra fra il Marchese ed Arlecchino.)
Marepica. (Infuriato, alla vista di Corallina si arresta, e la saluta dolcemente) (Ah ecco una nuova bellezza che mi disarma). (da sè)
Arlecchino. Ben venuta, madama. (vuol accostarsi a Corallina)
Marepica. Non vi accostate, che giuro al cielo, richiamerò le mie furie. (ad Arlecchino)
Corallina. Signore, che cosa avete con mio marito?
Marepica. Vostro marito? (a Corallina, con sorpresa)
Corallina. Sì signore.
Arlecchino. Sior sì, la xe mia muggier; cossa voravela dir?
Marepica. Voi possessore di tal tesoro? (ad Arlecchino)
Arlecchino. Per servirla.
Marepica. Vi rispetto, come l’uomo il più fortunato del mondo. (il Barone l'aiuta a sedere)
Corallina. Ho piacere d’avervi ritrovato. (ad Arlecchino)
Arlecchino. E mi ho piaser che me siè vegnuda a trovar.
Baron. Monsieur de Fontaine1 non è con voi?(a Corallina)
Corallina. Non signore, non è con me; l’ho lasciato, e spero di non vederlo mai più. Marito mio, sappiate che ho scoperto delle cose grandi. Monsieur de Fontaine mi voleva ingannare, e vi voleva tradire, e questo signore così garbato (accennando il Barone) era d’accordo con esso lui. Vi ha fatto tante finezze unicamente per allontanarvi da me.
Arlecchino. El degnissimo sior Baron?
Baron. Io non so quello che vi diciate.
Corallina. Andiamo via, Arlecchino.
- ↑ Così nel testo.