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96 ATTO SECONDO

SCENA IX.

Corallina e M. la Fontaine.

Corallina. Vuol che andiamo anche noi?

Fontaine. Vi sovverrete, che passeggiando vi ho proposto un appartamento comodo per voi e per vostro consorte.

Corallina. È verissimo. Mi sono scordata di dirlo a mio marito.

Fontaine. Scusatemi, non è necessario che voi diciate a vostro marito tutto quello ch’io mi prendo la libertà di offerirvi.

Corallina. Capisco la sua delicatezza. Ella ha paura di esser ringraziata.

Fontaine. Così è. Volete che andiamo a veder quest’appartamento?

Corallina. Facciamo tutto quello ch’ella comanda.

SCENA X.

Madame la Fontaine, madamoiselle Palissot e detti.

La Fontaine. (Oh ecco qui mio marito). (indietro a mad.le Palissot)

Palissot. (Chi è quella signora?) (a mad. la Fontaine)

La Fontaine. (Non lo so, non la conosco: ascoltiamo).

Fontaine. Vedrete un appartamento che non è magnifico, ma gentile, proprio, e ben situato.

Corallina. Noi non abbiamo bisogno di una gran casa.

Fontaine. Farò tutto quello che potrò, perchè siate contenta.

Corallina. Sarà un effetto della sua bontà.

La Fontaine. Signor marito. (avanzandosi)

Fontaine. (Oh diavolo! mia moglie). (da sè, con sorpresa)

Corallina. È questa la sua signora consorte? (a M. la Fontaine)

Fontaine. Sì signora. (confuso)

Corallina. Ho piacere d’aver l’onor di conoscere una mia padrona, e di rassegnarle la mia umilissima servitù. (con una profonda riverenza)

La Fontaine. (Fa una riverenza, poi dice a M. la Fontaine) Chi è questa signora?