Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
GLI AMORI DI ZELINDA E LINDORO | 67 |
stima in cui sono in faccia del mondo, dell’oltraggio che io faccio a me stessa e alla mia famiglia, esponendomi sola agli insulti, ai disprezzi, alla derisione. Ah sì, ho meditato più volte di ritirarmi: quest’incontro mi fa risolvere in sul momento. Vo’ abbandonare la professione, vo’ ritornare nel mio paese. Viver povera, ma quieta. Mendicar il pane, se occorre, ma non espormi
ad arrossire tutto il giorno, ed a bagnar colle lagrime il poco danaro che si ricava da un mestiere difficile e pericoloso.
Fine dell’Atto Secondo.