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GLI AMORI DI ZELINDA E LINDORO 21

Fabrizio. (Ah il birbone!) (da sè) Eppur Zelinda ha del merito, ha delle buone speranze....

Lindoro. No, no, lasciatemi in pace, e non mi parlate di questo.

SCENA VI.

Zelinda e detti.

Zelinda. Fabrizio, i padroni vi domandano.

Fabrizio. Tutti due?

Zelinda. Tutti due.

Fabrizio. Vado subito. (Chi sa che il giovine non mi voglia in testimonio contro Lindoro? Lo servirò a dovere). (da sè) Zelinda, voi siete venuta in tempo ch’io parlava di voi a Lindoro.

Zelinda. Di me?

Fabrizio. Di voi.

Zelinda. Su qual proposito? Che cosa v’è di comune fra di noi?

Fabrizio. Se non c’è altro di comune, c’è il merito.

Zelinda. Voi vi prendete spasso di me. Ei bada a’ fatti suoi, io bado a’ miei. Ne io sono fatta per lui, nè egli è fatto per me. (parte)

SCENA VII.

Lindoro e Fabrizio.

Fabrizio. (Oh, si regolano perfettamente!) (da sè) Mi dispiace davvero di vedere in voi due una specie di avversione, di antipatia, di contrarietà. (a Lindoro)

Lindoro. Lasciatemi scrivere, lasciatemi lavorare.

Fabrizio. (Sì, sì, lavora pure, che lavorerò anch’io). (da sè, parte)

SCENA VIII.

Lindoro, poi Zelinda.

Lindoro. Senz’altro costui ha qualche sospetto, e fa per tirarmi giù, poichè non è possibile, s’egli ama Zelinda....