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LE INQUIETUDINI DI ZELINDA | 209 |
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Camera in casa di Don Flaminio, con varie sedie.
Lindoro, Fabrizio e Servitori.
Lindoro. (A sedere in aria di melanconia.)
Fabrizio. Via, accomodate bene le sedie, ripulite bene per tutto, che non abbiano occasione di lamentarsi. (ai servitori, i quali mettono sei o sette sedie in semicircolo, e partono) Che avete, Lindoro, che siete sì melanconico?
Lindoro. Non posso lasciar di piangere e di rattristarmi, quando penso alla perdita che abbiamo fatta del povero don Roberto. Sono due mesi ch’è morto, e l’ho sempre presente allo spirito e al cuore, ma oggi principalmente, oggi questa cerimonia lugubre mi rinnova il dolore ch’ho avuto il giorno della sua morte.