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1856 4 gennaio Firenze, teatro del Cocomero, comp. Dodini (beneficiata di Cesare Dondini: Repertorio cit. - Gennaro Marini scrive in proposito nello Scaramuccia, Giornale omnibus, Firenze, 4 gennaio: "A che scopo parlare delle Gelosie di Z. e L. di Goldoni? Forse per ripetere quello che abbiamo detto tante volte, cioè che le nostre compagnie ci fanno un poco troppo desiderare le commedie goldoniane, questi capilavori d’arte, di naturalezza e di spirito, dinanzi ai quali si direbbe che il pubblico respira più liberamente e resta sempre colpito dalle tante bellezze, sparse con mirabile profusione in tutti i lavori del poeta veneziano?»).
» ottobre Napoli, teatro Fiorentini, comp. Sadoswki (Il Teatro, Napoli, 9 ottobre: "Venerdì nelle Gelosie di Z. e L. recitarono con molt’anima la Sadowski, Majeroni, Taddei, non che Vestri. La Sadowski ebbe uno de’ suoi momenti felici nella scena in cui s’adira contro il marito").
» 9 ottobre Firenze, teatro del Cocomero, comp. Dondini (Repertorio cit.).
1857 marzo, luglio e ottobre Napoli, Fiorentini, comp. Sadowski (Il Teatro cit.).
» 19 ottobre Modena, teatro Comunale (Modena a C. e G. cit.).
1858 11 febbraio Napoli, Fiorentini, comp. Sadowski (l. c).
1860 autunno Zara, comp. Massa (Il Dalmata cit.).
» 16 dicembre Modena, Comunale (l. c).
1863 30 aprile Modena, Comunale (l. c.).
1864 Livorno, interpreti Anna Pedretti e il marito Diligenti (C. Goldoni, giornale, Firenze, 23 ottobre).
1866 11 marzo Modena, Comunale (l. c.).
» 21 ottobre Oderzo, Sociale (Musatti, l. c).
1867 26 gennaio Firenze, teatro Nuovo (serata De Martini-Peracchi: v. Avviso teatrale in Catalogo generale d. Raccolta dramm.ca it.a di L. Rasi, Firenze, 1912; v. pure Corriere di Firenze, 3 febbraio: Applausi alla seratante sig.na Celestina De Martini "pel modo egregio col quale mimò la graziosa parte di Zelinda. Peracchi al solito fu un eccellente Lindoro e Codermann un buon Don Roberto").
» 18 marzo Modena, Comunale (l. c.).
» maggio Firenze, teatro Niccolini (Scrive G. Arbib nel Corriere di Firenze, 1 maggio: "Ci era stato detto che i coniugi Aliprandi recitavano assai bene le Gelosie di L. e andammo a sentirle. Dal lato dell’esecuzione trovammo del buono assai e non solo in essi, ma anche nel Dondini Ettore. Dove trovammo un male che ci rincrebbe si fu in alcune aggiunte che moglie e marito si permisero di fare, dimenticando forse che se è dovere di dire ciò che ha scritto l’autore, questo dovere diviene maggiore quando si tratta di commedie del Goldoni. Eppoi far parlare a Lindoro della California e a Zelinda del lanternino per raccattar le cicche, l’è grossa davvero e potrebbe far supporre cosa che non è, mancanza di coltura nel signore e nella signora Aliprandi. Lascino essi queste aggiunte e non temano che ciò che Goldoni fa dire a quei due personaggi è più che bastevole perchè non siavi bisogno di rincarar la dose").
» giugno Firenze, Arena Goldoni, comp. di Alessandro Monti (Corriere di Firenze, 23 giugno, articolo firmato B. - Lodasi " Quella splendida