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Pur senza far torto alla virtù delle due italiane quel loro trovarsi esposte, a causa dell’avviso, alla insolente curiosità del primo venuto non sembra pienamente giustificare il lusinghiero qualificativo. A buon conto, in un curioso elenco, dove si risponde alla domanda: si possono leggere le commedie del Goldoni?, di questa si consiglia la lettura solo agli adulti! (Rivista di letture, 15 maggio 1914).

Scrive li Taylor che al Matrimonio per concorso «basterebbe il tocco rinnovatore d’un commediografo-speculatore moderno e d’un compositore popolare per diventare una di quelle commedie musicali care al pubblico de’ nostri giorni» (p. 514). La prova darebbe ragione al Taylor? Certo con più sicure speranze il Matrimonio per concorso potè trasformarsi in opera buffa già un secolo fa. Il 20 aprile del 1813 si esegui al S. Moisè di Venezia il Matr. p. conc. tratto «dalla commedia del Goldoni» da G. Poppa e musicato dal Farinelli (Giorn. dipart. dell’Adriatico). Nel carnovale del 1814 si diede alla Scala un melodramma Avviso al pubblico, parole di Gaetano Rossi, musica di Giuseppe Mosca. La commedia in musica fu detta anche La Gazzetta. Così il Salvioli a pag. 455 dell’incompiuta sua Bibliografia universale del teatro drammatico italiano (Venezia, 1903).

Del Matrimonio per concorso conosciamo solo una traduzione inglese e una polacca:

The wedding by concourse. A comedy in three acts in prose by Charles Goldoni, 1795. Translated from the Italian original by the scolar M.r Pinkerle with the help of his Master Sir I. Maheit, 1806, at Trieste. Manoscritto della Biblioteca di S. Marco A. K. 8. 75631. È insieme alla Locandiera, tradotta dallo stesso (v. Rivista d’Italia, 1907, p. 728).

Il matrimonio per concorso, comedia (sic) in tre atti in prosa, del avocato (sic) Carlo Goldoni dla uzytku uczacych sie jezika wloskiego w Uniw. Wilensk osobno z dziel przedru Kowana. Wilno, 1811, w 8ce. 3 zlp. (Estreicher) Bibliografia polska, Krakow, 1874, II vol., p. 54).

Assai prima che dal Masi il Matrimonio per concorso era stato pubblicato da Leonardo Nardini nel suo Teatro italiano (Londra, Dulau e C.,° 1800, con l’avvertenza: trovasi anche da L. Da Ponte [il librettista del Mozart], n. 5, Pali Mail), dove, sa dio con che criteri, oltre alla nostra del G.. si leggono solo La Scozzese e La donna di maneggio! Nella ristampa della collezione, curata da Romualdo Zotti l’anno 1822, il curioso trifoglio ricompare. Anche il Montucci volle il Matrimonio nella sua Scelta.

E. M.


Il Matrimonio per concorso fu stampato la prima volta a Bologna (a S. Tomaso d’Aquino) nel 1775 e ristampato a Venezia (Savioli e Pitteri, t. XIV) nel 1778. Un’ed. riveduta e corretta uscì a Venezia presso lo Zatta (cl. I, VII) nel 1789 e di qui fu ristampato dal Bonsignori (Lucca, XVI, 1769), dal Masi (Livorno, XIV. 1790), dal Garbo (Ven., VII, 1793). La presente ristampa seguì il testo dell’edizione Zatta, ma reca in nota, a piè di pagina, tutte le varianti delle edizioni precedenti.