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una di quelle parti che l’esservi o no poco conti». Risponde il Goldoni pel tramite del Sugliaga: «Circa alla mancanza della Donna che impedisce non poter fare il pettegolezzo delle due donne, dirò come dice saviamente il Cavaliere sudd.° [Vendramin]: la scena non è necessaria in modo che non si possa lasciare; si può lasciare, ma si perde una bella scena, che può far piacere a chi conosce e a chi non conosce Parigi» (lett. 19 Settembre, ibid.) «E questa — annota il Mantovani — probabilmente la scena X dell’atto II, in cui agiscono Monsieur Rose e Madame Fontaine, poi Doralice». Crediamo di apporci meglio intendendo il dialogo della scena I (atto II) tra Madame Plume e Mademoiselle Lolotte, sulle passeggiate di Parigi. La parte da sopprimere sarebbe dunque una di queste due. insignificanti davvero per l’azione: non certo quella di Mad. Fontaine, della quale l’intreccio non può dispensarsi.
I Notatori del Gradenigo annunciano per il giorno 3 novembre 1763:
«Nel teatro di S. Luca oggi si rappresenta la novissima commedia, spedita da Parigi dal nostro commendabile Poeta C. Goldoni, e porta per titolo Il Matrimonio per concorso». Ma nulla si trova sull’accoglienza ch’ebbe dal pubblico il lavoro. Il Mantovani bensi afferma che «ebbe esito infelice assai» (ibid., p. 193) e a prova rimanda alla prefazione del Pasquali. È un lapsus calami, beninteso, perchè quell’edizione non accolse mai la commedia. Il Matrimonio fu stampato la prima volta a Bologna nel 1775, dal Savioli e Pitteri l’anno 1778, e nel 1789 dallo Zatta, come inedita, forse perchè le due altre erano stampe abusive. Ma sempre senza prefazione alcuna. Verisimilmente sulla fede del Mantovani, senza citare fonte alcuna, accenna all’insuccesso del lavoro anche il Malamani (Nuovi appunti e curiosità goldoniane, Venezia, 1887, p. IO!) e dopo di lui il Caprin (op. cit., p. 202).
Se insuccesso fu, la commedia per questo non disparve. Con la scorta dell’ inedita Cronistoria di Cesare Musatti e dei preziosi appunti di Giuseppe Ortolani possiamo ricordare buon numero di recite lino al 1820.
1780, 31 luglio, al Teatro di Via Paganini di Rovereto la Comp. Perelli (Atti dell’Accademia degli Agiati, 1907, dal riassunto della commemorazione goldoniana di Enrico Brol).
1795, 4 novembre, al Teatro Sant’Angelo (Gazz. Urb. Ven.).
1796, 3 dicembre, al S. Angelo, la Comp. di Giuseppe Pellandi con Anna Fiorilli e con Teodora Ricci che faceva la «madre» (v. Giornale dei teatri del Teatro moderno applaudito; v. anche Ortolani, Ricordi di una grande attrice. Anna Fiorilli Pellandi, Fanfulla d. domenica, 20 agosto 191 I).
1797, 30 gennaio, replica c. s. (ibidem).
1802, 23 ottobre, al S. Gio. Crisostomo di Venezia, la Comp. Venier-Modena-Asprucci (Giornaletto Teatrale di Velli e Menegatti).
1803, 13 gennaio, nello stesso teatro, la stessa Compagnia.
1804, 31 gennaio, la stessa Comp. al S. Benedetto che nell’ottobre precedente s’era aperto per la prima volta alla Commedia.
1804, 1O novembre, replica c. s.
1805, 27 settembre, al S. Gio. Grisostomo la stessa Compagnia (sempre la stessa fonte).