Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
564 | ATTO TERZO |
SCENA XI.
Monsieur Traversen, poi madame Fontene ed il Servitore.
Traversen. Ho tardato un poco troppo a venire. Sarà stata veduta da molti, prima di me. Ma chi è obbligato ad un impiego, non ha tutte le ore in sua libertà.
Fontene. Chi è che domanda la forestiera? (esce il servitore, e se ne va per l’appartamento1 di Filippo; poi a suo tempo ritorna.)
Traversen. Come! voi qui, madama?
Fontene. Oh monsieur Traversen, siete venuto anche voi per la curiosità di vedere la giovane degli affissi?
Traversen. Ch’io sia venuto per questo, non è2 da maravigliarsi. Mi fa più specie, che ci siate venuta voi.
Fontene. Vi dirò. In questi appartamenti3 vi è una signora italiana, ma non è quella che voi cercate.
Traversen. E dov’è dunque la famosa giovane del concorso?
Fontene. So ch’era nell’appartamento vicino, ma ora non si sente nessuno, e credo che non ci sia.
Traversen. Mi permettete ch’io4 guardi se c’è?
Fontene. Servitevi. Ma fatemi prima un piacere. Conoscete voi il signor Roberto degli Albiccini?
Traversen. Sì, lo conosco, l’avete veduto anche voi stamane al5 Palazzo Reale.
Fontene. È vero, ma sapete voi dove stia?
Traversen. Lo so benissimo. Egli abita presso alla6 piazza Vendôme7; ma a quest’ora, se lo volete, si può trovare alla Borsa.
Fontene. Benissimo8. Vi rendo grazie.
Traversen. Avete altro da comandarmi?
Fontene. Andate, vedete se c’è la forestiera, e poi forse vi pregherò.
Traversen. La porta è aperta.