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526 | ATTO SECONDO |
Rose. (Zitto, zitto, signore mie, rispettate il luogo dove siete1: qui non è lecito insultar nessuno. Se si continua, verrà lo Svizzero a mandarci fuori). (piano alle donne)
Traversen. A me, a me. Lo prenderò con disinvoltura. (alle donne, e s’incammina verso2 Pandolfo)
Pandolfo. (Sarà meglio ch’io me ne vada, per non essere obbligato a precipitare). (in atto di partire)
Traversen. Servo, signore. (a Pandolfo, incontrandolo perchè non parta)
Pandolfo. Padrone mio. (bruscamente, volendo partire)
Traversen. Favorisca. (Tutti gli altri si ritirano per godere la scena sedendo o in piedi3 )
Pandolfo. Cosa mi comanda?
Traversen. È forastiere vossignoria?
Pandolfo. Per servirla. (imbarazzato)
Traversen. Italiano?
Pandolfo. Per obbedirla 4. (come sopra)
Traversen. Ha una figlia da maritare?
Pandolfo. Ho una figlia da maritare.
Traversen. Bella, gentile, virtuosa?
Pandolfo. Più di quello che ella s’immagina5 padron mio.
Tutte. (Le donne, che sono in qualche distanza, si mettono a ridere6 dirottamente.)
Pandolfo. Che cos’è questo ridere? Che cos’è questo burlarsi dei galantuomini? Se mia figlia non fosse tale7, non mi sarei impegnato col pubblico; e non si ride di quello che non si conosce; e chi vuol vedere può vedere, e l’accesso è libero, e per gli uomini, e per le donne. E gli uomini8 possono venire per ammirare, e le donne per crepare d’invidia. (con calore9 e parte) (Le donne replicano la risata, tutti battono le mani, madame Piume, monsieur Lolotte, e tutti quelli che sono indietro, seguono Pandolfo, e partono10
- ↑ C. s.: siamo.
- ↑ C. s.: alle donne, poi verso ecc.
- ↑ Manca nelle ed.i cit.
- ↑ C. s.: servirla.
- ↑ Così nelle ed.i cit. Nell’ed. Zatta: Più di quello ella ecc.
- ↑ Ed.i cit.: che sono in distanza, ridono ecc.
- ↑ C. s.: non avesse un gran merito ecc.
- ↑ C. s.: Gli uomini.
- ↑ C. s.: rabbia.
- ↑ C. s.: Le donne replicano le risate, e lo sieguono Mad. Piume e Mad. Lolotte, e tutti quelli indietro.