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IL MATRIMONIO PER CONCORSO | 499 |
Anselmo. Danaro tutto bene acquistato? Avete voi alcun rimorso d’avermi un poco rubato?1
Pandolfo. Non m’interrompete. Lasciatemi continuare il filo del mio discorso. In sei anni ch’io sono stato al vostro servizio, ho appreso qualche cosa a negoziare,2 ho approfittato delle vostre lezioni....
Anselmo. E del mio danaro, non è egli vero?
Pandolfo. Ma non m’interrompete, vi dico. (con un poco di collera3) Sono andato a Cadice, poi sono passato a Lisbona, e di là mi sono trasportato in Inghilterra. Per dirvi la verità, in confidenza, per tutto ho avuto delle disgrazie, e a forza di disgrazie sono arrivato ad esser padrone di qualche cosa4.
Anselmo. Amico, io non invidio5 niente la vostra fortuna. Anzi6 vi dirò, che di me è avvenuto tutto al contrario7; la guerra ha interrotto il commercio8, gli affari miei sono andati male. I creditori mi hanno pressato, ho pagato tutti, e per non fallire sono restato, posso dir, senza niente.
Pandolfo. Signor Anselmo, permettetemi ch’io vi dica9 una cosa, con tutta quella sincerità e quel rispetto che ancora vi devo.
Anselmo. Parlate, che cosa mi vorreste voi dire?10
Pandolfo. Voi non avete mai saputo fare il negoziante.
Anselmo. E come potete voi dir11 di me questa cosa?
Pandolfo. Scusatemi, siete troppo galantuomo.
Anselmo. Sì signore. Io sono 12 e mi pregio di esserlo. Amo meglio di aver rinunziato i miei beni, ed avermi conservato il buon nome. Ho dei crediti13 in Francia, procurerò di ricavarne quel che potrò, cercherò di dare stato alla mia figliuola14, ed io mi ritirerò in Italia a vivere onoratamente, senza macchie, senza rimproveri, e senza rimorsi.
- ↑ C. s.: di avermi niente rubato?
- ↑ Nelle ed.i cit. c’è punto fermo.
- ↑ Nelle ed.i cit. leggesi: adirato.
- ↑ C. s.: ad essere padrone di qualche somma.
- ↑ C. s.: non intendo.
- ↑ C. s.: Anzi io ecc.
- ↑ Nelle ed.i cit. c’è punto fermo.
- ↑ Nelle ed.i cit. c’è punto fermo.
- ↑ C. s.: vi possa dire.
- ↑ C. s.: vorreste dire?
- ↑ C. s.: dire.
- ↑ C. s.: Sì signore, lo sono ecc.
- ↑ C. s.: e di avermi conservato il buon nome. Ho dei creditori ecc.
- ↑ C. s.: Figlia.