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che rivela tutta sè stessa. «Architettata con maestria, vivace nel dialogo, questa commedia abilissimamente tessuta - scrive ancora il critico americano - mostra meglio le attitudini del Goldoni quale artefice drammatico che il geniale dipintore della vita,. Il Conte di Rocca Marina, il carattere più divertente, ripete soltanto gli elementi di comicità che fanno del Marchese di Forlipopoli e di Don Marzio così interessanti studi di nobili decaduti» (l. cit.). Non sembra al Chatfield-Taylor che dal Ventaglio si debba giudicare l’ingegno dell’autore. Ma perchè no, se la critica è unanime nel comprenderlo tra i capolavori, anzi tra i «massimi capolavori» (E. Masi, Scelta cit., vol. II, p. 352) dell’autore?


La fortuna ch’ebbe il Ventaglio fuori d’Italia non è certo pari al suo valore. Fu noto solo quando la voga goldoniana era quasi del tutto cessata. Ma se nel settecento questa commedia non fece neppur un debole tentativo di mettersi in gara con tante altre sorelle, avventuratissime oltr’alpe per copia di versioni e di recite, nel secolo decimonono un po’ di buon cammino lo fece.

Diamo in ordine di tempo le traduzioni [riduzioni] da noi potute esaminare o conosciute per via indiretta. Sono undici: tre tedesche, cinque inglesi, una catalcma e due russe.

Der Fächer. | Lustspiel in drei Aufzügen | und in Alexandrinern | von | Cari Blum (Nach der Idee des Goldoni). Leipzig, 1832, bei Friedrich August Leo; 8°, pp. 79. Cfr. su questa riduzione, infelice nella forma e nelle pretese innovazioni, il Sulger-Gebing in Zeitschrift f. vergl. Literaturgeschichte, Weimar, 1897, p. 498 e Maddalena, Le traduzioni del Ventaglio, Rivista teatrale italiana, Firenze, 1911, anno X, vol. 15, pp. 65-67. Fu recitata quattro volte a Berlino fra il 2 maggio e il 12 giugno del 183 1 (Scheffer u. Hartmann, Die Kön. Theater in Berlin, Berlin, 1886, p. 27).

Der Fächer. | Lustspiel in drei Aufzügen | von | Carlo Goldoni: | Deutsch von | G. Riiter. | Leipzig. Druck von Philipp Reclam jun. 16°, pp. 70. E il n. 674 dell’Universal-Bibliothek, pubblicato nel 1875. Troppo poco il traduttore sapeva d’italiano per risolvere la non ardua impresa. Copia di grossi e allegri sfarfalloni raccoglie chi riveda quest’imparaticcio sull’originale (Cfr. Maddalena, art. cit., pp. 67, 68).

The fan | (Il Ventaglio) | A comedy in three acts. Fa parte del volume The comedies of Carlo Goldoni, edited with introduction by Helen Zimmern, London, D. Stott, 1892. La nostra è a pp. 147-277. Traduzione anonima, condotta sulla scelleratissima tedesca del Ritter, della quale ripete coscienziosamente i troppi errori (cfr. Maddalena, art. cit.’ pp. 68, 69). Del tutto immeritati gli elogi profusi da Paolo Gazza sia alle versioni di questo volumetto, ch’egli erroneamente attribuisce tutte alla Zimmern stessa, sia all’insignificante introduzione (Modena a Carlo Goldoni, Modena 1907, p. 396). L’«inferior translation» del Ventaglio che fa parte di questa scelta fu recitata da una «drammatic school» a New York City l’anno 1899. Così il Chatfield-Taylor a pag. 511 del suo volume.

The fan, traduzione inedita di Henri B. Fuller, recitata dagli allievi di Anna Morgan al Grand Opera House di Chicago nel 1898, e di nuovo l’anno 1909 dal Dramatic Club di quell’Università (Chatfield-Taylor, a pp. 511 e 635).