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doni. L’altra metà andò bene e ci parve più affiatata, per usare un vocabolo da commediante».

Nel 1839, al Teatro Nobile di Zara. Il diligentissimo Sabalich annota: «Fu lo Zerri, celebre caratterista, che nel ’39 diede... il Ventaglio, quel gioiello di commedia d’intrigo...» (Il Dalmata, Zara, 27 febbr. 1907).

Nel 1843, 20 aprile, al Nuovo Teatro Comunale di Modena, la Compagnia di Angelo Lipparini, della quale faceva parte Marietta Lipparini, applauditissima servetta [Giannina] (Tardini, La Drammatica al N. T. C. di Mod., 1898, p. 14).

Nel 1845, 16 aprile, allo stesso teatro, l’ottima Comp. Pisenti e Solmi, alla quale appartenevano Lauretta e Luigia Bon, Angelo Gattinelli, Gaetano e Leopoldo Vestri (Tardini, op. cit., p. 33).

Nel 1845 al Teatro degli Avvalorati di Livorno, in Compagnia G. P. Calloud, il Ventaglio segna la prima tappa nella gloriosa carriera di Ernesto Rossi. Narra egli stesso con gustoso brio questo suo debutto nelle Lettere autobiografiche premesse agli Studi drammatici (Firenze, 1885, pp. 53, 54). Ricordiamo qui per incidenza anche il debutto della celebre Pellandi nel Ventaglio. «Esordì nella parte di Limoncino» scrive il Costetti (Il Teatro italiano nel 1800, Rocca S. Cassiano, 1901, pag. 37), e benchè la parte fosse da nulla, si fece notare.

Nel 1845, 28 novembre, al N. T. Comunale di Modena la Comp. di Luigi Pezzana (Tardini, p. 72). Non sappiamo se il festeggiato capocomico e primo attore vi recitasse, ma certo il bravo caratterista Gian Paolo Calloud fu il Conte.

Nel 1853, 28 giugno, sempre a Modena (Tardini, p. 84), la Comp. Sadowski e Astolfi, della quale faceano parte ancora Giuseppe Peracchi, l’amorosa Celestina De Martini, che gli fu poi moglie, e il brillante Salvatore Rosa.

Nel 1854, 27 febbraio, al S. Benedetto di Venezia, la Comp. di Luigi Pezzana, nella quale era allora la Santoni (Musatti, Cronistoria cit.).

Nel 1854, 7 dicembre, al Nuovo Teatro Comunale di Modena, la Comp. di Cesare Dondini, dov’erano la moglie sua Metilde Chiari, il fratello Achille e Clementina Cazzola (Tardini, p. 87). Riportiamo dai Comici italiani del Rasi (vol. I, p. 786): «I personaggi boriosi e stangati del Marchese di Forlimpopoli nella Locandiera e del Conte nel Ventaglio erano, incarnati da lui [Cesare Dondini], altrettanti poemi». Altra recita del Ventaglio con un sì magnifico Conte segnala il nostro Musatti pel 23 gennaio 1867 al suo S. Benedetto. Certo il Dondini aveva questa tra le parti più care.

Nel 1857, carnevale, al Comunale di Cesena, la Comp. di Giovanni Internari, la quale, vediamo, aveva più commedie del Nostro nel suo corredo (Raggi, del T. C. di C., 1906, p. 196).

Nel 1858, 14 maggio, all’Apollo di Venezia, la Comp. di Luigi Domeniconi (Musatti).

Nel 1876, 22 gennaio, al Rossini di Venezia, la Compagnia Pietriboni. Interpreti di questa lodata riproduzione furono Silvia Pietriboni (Giannina), Ersilia Bassi (Susanna), Teresina Chiari (Geltrude), Graziosa Glech (Candida), Domenico Bassi (Crespino), Luigi Rasi (Evaristo), Ermete Novelli (Coronato), Pietro Barsi (Conte).

Nel 1885, il 25 gennaio, al Valle di Roma la Compagnia di Cesare