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IL VENTAGLIO 459

Giannina. Io non ho bisogno di lei.

Crespino. Sente? (al Conte)

Conte. Aspettate. (a Crespino) Voglio maritarvi a modo mio.

Giannina. Ed io gli dico di no.

Conte. E voglio darvi per marito Crespino.

Giannina. Crespino? (contenta)

Conte. Ah! cosa dite? (a Giannina)

Giannina. Signor sì, con tutta l’anima, con tutto il core.

Conte. Vedete l’effetto della mia protezione? (a Crespino)

Crespino. Sì signore, lo vedo.

SCENA XII.

Moracchio di casa, e detti.

Moracchio. Cosa fate qui?

Giannina. Cosa c’entrate voi?

Conte. Giannina si ha da maritare sotto gli auspici della mia protezione.

Moracchio. Signor sì, son contento, e tu vi acconsentirai o per amore o per forza.

Giannina. Oh, vi acconsentirò volentieri. (con serietà)

Moracchio. Sarà meglio per te.

Giannina. E per farti vedere che vi acconsento, do la mano a Crespino.

Moracchio. Signor Conte. (con affanno)

Conte. Lasciate fare. (placidamente)

Moracchio. Non era ella, signor Conte, impegnata per Coronato?

SCENA XIII.

Coronato dall’osteria, e detti

Coronato. Chi mi chiama?

Moracchio. Venite qui, vedete. Il signor Conte vuol che mia sorella si mariti.