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396 | ATTO PRIMO |
Evaristo. E vorrei che voi glielo deste secretamente.
Giannina. Non lo posso servire. (come sopra)
Evaristo. (Che risposta villana!)
Candida. (Mi dà ad intendere che va alla caccia, e si ferma qui).
Crespino. (Quanto pagherei sentire!) (s’avanza, e mostra di lavorare)
Coronato. Sempre più mi cresce la curiosità. (s’avanza, fingendo sempre di conteggiare.)
Evaristo. Perchè non volete farmi questo piacere? (a Giannina)
Giannina. Perchè non ho ancora imparato questo bel mestiere.
Evaristo. Voi prendete la cosa sinistramente. La signora Candida ha tanto amore per voi.
Giannina. È vero, ma in queste cose...
Evaristo. Mi ha detto che vorreste maritarvi a Crespino... (dicendo così, si volta, e vede li due che ascoltano) Che fate voi altri? Che baronata è questa?
Crespino. Io lavoro, signore. (toma a sedere)
Coronato. Non posso scrivere e passeggiare? (torna a sedere)
Candida. (Hanno dei segreti importanti). (da sè)
Susanna. (Che diavolo ha costei, che tutti gli uomini le corrono dietro?)
Giannina. Se non ha altro da dirmi, torno a prendere la mia rocca. (prende la rocca)
Evaristo. Sentite: mi ha pregato la signora Candida, acciò m’interessi per voi, per farvi avere delle doti, e acciò Crespino sia vostro marito.
Giannina. Vi ha pregato? (cangia tuono, e getta via la rocca)
Evaristo. Sì, ed io sono impegnatissimo perchè ciò segua.
Giannina. Dov’avete il ventaglio?
Evaristo. L’ho qui in tasca.
Giannina. Date qui, date qui, ma che nessuno veda.
Evaristo. Eccolo. (glielo dà di nascosto)
Crespino. (Le dà qualche cosa). (da sè, tirando il collo)
Coronato. (Cosa mai le ha dato?) (da sè, tirando il collo)
Susanna. (Assolutamente le ha donato il ventaglio). (da sè)
Candida. Ah sì, Evaristo mi tradisce. Il Conte ha detto la verità.