Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/380

368

          
          Della Senna in su le sponde,
          Tua delizia e tuo decoro.
          Non negarmi il verde alloro.
          Ch’io desio di meritar.

Rammenta, o biondo Dio,
Quanti del sudar mio divoti pegni
Ottenesti finor. Vegliai le notti
Per offrirti gl’incensi. A te in tributo
I più bei dì della mia vita io diedi:
E qual ebbi da te grazie, o mercedi?
Questo dono or ti chiedo;
Sia grazia, o sia mercè, fa che un tuo raggio
          Rischiari il mio talento.
Fa ch’io piaccia a Parigi, e son contento.

          Ah che dal ciel discende
          Raggio d’immortal luce.
          Sento de’ Vati il Duce
          Che mi favella al cor.
     
          Vieni, mi dice, e spera;
          Qui di clemenza è il regno.
          Renditi di onor degno,
          E ti prometto onor.



Traduction de la Cantate en vers blancs.

               Sainte Divinité du Pinde,
               Toi qui du feu de l’Harmonie
     Embrase tous nos coeurs. O Flambeau tout puissant,
               Dont l’eclat porte la lumiere
               Dans l'ame des Mortels;
     Heureux soulagement des hommes et des Dieux:
     Prête à mes voeux ardents une oreille indulgente!