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LE BARUFFE CHIOZZOTTE 25

Orsetta. Oe, sentì, paron Vicenzo Lasagnaa

Vicenzo. Quieteve, che xe arrivà in sto ponto la tartana de paron Toni.

Pasqua. Oe, zitto, che xe arrivà mio mario. (a Lucietta)

Lucietta. Uh, ghe sarà Titta Nane!

Libera. Oe, putte, no fe che vostro cugnà sappia gnente.

Orsetta. Zitto, zitto, che gnanca Beppe no sappia.

Toffolo. Lucietta, so qua mi, no ve stè a stremireb.

Lucietta. Va via. (a Toffolo)

Pasqua. Via. (a Toffolo)

Toffolo. A mi? sangue d’un bisattoc!

Pasqua. Va a ziogare al trottolod.

Lucietta. Va a ziogare a chibae.

Toffolo. A mi, mare de diana? Anderò mo giusto, mo, da Checchina. ( s’accosta a Checca)

Libera. Via, sporco.

Orsetta. Càvetef.

Checca. Va in malora.

Toffolo. A mi sporco? A mi va in malora? (con sdegno)

Vicenzo. Va in burchiog.

Toffolo. Olà, olà, paron Vicenzo. (con caldo)

Vicenzo. Va a tirar l’alzanah. (gli dà uno scappellotto)

Toffolo. Gh’avè rason, che no voggio precipitare. (parte)

Pasqua. Dove xeli co la tartana? (a Vicenzo)

Vicenzo. In rioi xe secco, no i ghe può vegnire. I xe ligai a Vigoj. Se volè gnente, vago a vedere se i gh’ha del pesse, e se i ghe n’ha, ghe ne voi comprare per mandarlo a vendere a Pontelongok.

  1. Soprannome di Vicenzo: lasagna è un pezzo di pasta larga e sottile, che si mangia come si mangiano i maccheroni.
  2. Non abbiate timore.
  3. Sangue di un anguilla: esclamazione.
  4. Va a giuocare alla trottola, per disprezzo.
  5. Altro giuoco da fanciulli.
  6. Levati di qui.
  7. Burchio è una barcaccia che trasporta le mercanzie; qui, per disprezzo, lo tratta come un cane da burchio, un cane da guardia.
  8. Alzana è quella corda con cui dagli uomini o dai cavalli si tirano lungo un fiume le barche che vanno contro la corrente.
  9. Canale della città.
  10. Luogo dove comincia la città di Chiozza.
  11. Grosso villaggio lungo l’Adige, sul territorio Padovano.