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20 ATTO PRIMO

Toffolo. Bondì, Lucietta.

Orsetta. Sior mamaraa, cossa sèmio nualtre?

Toffolo. Se averè pazenzia, ve saluderò anca vualtre.

Checca. (Anca Toffolo me piaseraveb).

Pasqua. Coss’è, putto? No laorè ancuóc?

Toffolo. Ho laorà fin adesso. So sta col battello sotto marinad a cargar dei fenochi1: i ho portai a Brondoloe al corrier de Ferrara, e ho chiappà f la zornada.

Lucietta. Ne pagheu gnente?

Toffolo. Sì ben; comande.

Checca. (Uh! senti che sfazzadag?) (ad Orsetta)

Toffolo. Aspettè. Oe! zucche baruccheh . (chiama

Canocchia. (Con una tavola con sopra vari pezzi di zucca gialla cotta) Comande, paron.

Toffolo. Lassè veder.

Canocchia. Adesso: varè, la xe vegnua fora de forno2.

Toffolo. Voleu, Lucietta? (le offerisce un pezzo di zucca)

Lucietta. Sì ben, dè qua.

Toffolo. E vu, donna Pasqua, voleu?

Pasqua. De diana! la me piase tanto la zucca barucca! Dèmene un pezzo.

Toffolo. Tolè. No la magnè, Lucietta?

Lucietta. La scotta. Aspetto che la se giazze.

Checca. Oe! barai Canocchia.

Canocchia. Son qua.

Checca. Dèmene anca a mi un bezzej.

  1. Babbuino.
  2. Mi piacerebbe.
  3. Non lavorate oggi?
  4. Sul litorale, che divide il mare dalle paludi, evvi una fila di case che formano un villaggio, e chiamasi Sotto- Marina.
  5. Altro villaggio tre miglia distante da Chiozza, per dove passano vari corrieri, che non corrono, perchè vanno per acqua.
  6. Ho guadagnato la mia giornata.
  7. Oh! sentite che sfacciata?
  8. Zucche gialle, arrostite nel forno, e che vendono a Chiozza, tagliate in pezzi, ed a buon mercato.
  9. Come se dicesse Messere, o cosa simile.
  10. Cioè un bezzo, ch’è la metà di un soldo.
  1. Finocchi. Nell’ed. Pasquali è stampato: de fenochi.
  2. Così nel testo. Forse sarebbe meglio stampare: Adesso, varè ecc.