zotti dicono: andare, stare, vegnire, volere ecc. Pare perciò che pronunzino i verbi come i Toscani, terminandoli colla vocale senza troncarli; ma non è vero, poiché allungano talmente la finale, che diviene una caricatura. Io ho appreso un poco quel linguaggio e quella pronunzia nel tempo ch’io era colà impiegato nell’uffizio di Coadiutore del Cancelliere Criminale, come accennai nella prefazione del Tomo Ottavo[1] di questa edizione, ed ho fatto una fatica grandissima ad instruire i miei Comici, affine di ridurli ad imitare la cantilena e l'appoggiatura delle finali, terminando i verbi, per così dire, con tre o quattro e, come se dicessero andareeee, sentireeee, stareeee ecc. Quando[2]il verbo è sdrucciolo, come ridere, perdere, frìgere ecc.,[3]: rider, perder, friger ecc. ed i Chiozzotti, che non potrebbero pronunziare, come negli altri verbi, ridereeee, perdereeee, frigereeee, perchè ciò sarebbe troppo duro anche alle loro orecchie, troncano la parola ancora di più, e dicono: ride, perde, frize ecc. Ma io non intendo qui voler dare una grammatica chiozzotta: accenno qualche cosa della differenza che passa fra questa pronunzia e la veneziana, perchè ciò ha formato nella rappresentazione una parte di quel giocoso, che ha fatto piacer moltissimo la Commedia. Il personaggio principalmente di Padron Vicenzo[4] è stato de’ più gustati. È un uomo grossolano, parla presto, e non dice la metà delle parole, di maniera che gli stessi suoi compatrioti lo capiscono con difficoltà. Come mai sarà egli compreso dai Leggitori? E come potrà mettersi in chiaro colle note in pié di pagina quel che dice e quel che intende di dire? La cosa è un poco difficile. I Veneziani capiranno un poco più; gli esteri, o indovineranno, o avranno pazienza. Io non ho voluto cambiar niente né in questo, né in altri Personaggi; poiché credo e sostengo, che sia un merito della Commedia l’esatta imitazione della natura. Diranno forse taluni, che gli Autori Comici devono bensì imitar la natura; ma la bella natura, e non la bassa e la difettosa, lo dico all’incontro, che tutto è suscettibile di commedia, fuorché i
- ↑ Si corregga: Tomo Quinto.
- ↑ Nel testo è stampato quando, con lettera minuscola.
- ↑ Nel testo si va a capo con le parole / Veneziani troncano ecc.
- ↑ Così nel testo, ma il Goldoni doveva dire Padron Fortunato.