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Elvira Respini; 6-8 febbr. e 22 maggio ’60, Malibran, comp. Giorgio Duse; 25-29 genn. ’63, Apollo, comp. Duse e Lagunaz dir. da Giac. Landozzi; 22 febbr. ’64 ivi, comica comp. Nazionale; 4 maggio ’64, Malibran, comp. Goldoniana; 18 genn. ’65, Apollo, comica Società Goldon. (ne facevano parte Eleonora Duse, Ettore e Frane. Paladini, P. Lagunaz e P. Vedova); 29 e 31 marzo ’67, S. Bened., comp. Ant. Papadopoli; 2 nov. ’67, Malibran, comp. Tassani e Covi; IO e 15 maggio ’68, S. Bened., comp. G. B. Zoppetti; 2-5 e 20 febbr. ’71, S. Samuele, 7 genn. ’74, Apollo, 19 marzo ’75, Goldoni, 19 e 24 marzo ’76, Rossini, comp. Morolin; 27 apr. ’84 e 6 nov. ’85, Goldoni, comp. E. Zago e C. Borisi dir. da Giacinto Gallina; I nov. ’86, Gold., comp. Zago dir. da Gallina; 2 e 19 febbr. ’87, Rossini, comp. Gaet. Benini; 24 ott. ’87, Gold., comp. Mezzetti; 3 1 genn. e 5 febbr. ’88, Rossini, comp. Enr. Gallina; 14 nov. ’89 e 12-13 nov. ’90, Gold., comp. Zago e Privato; 13 febbr. ’90 ivi, comp. Benim - Sambo; 21 febbr. ’92 ivi, comp. Gallina-Giozza; 6 ott. ’93 e 30 ott. ’99 e 28 ott. 1901, Rossini, comp. Zago - Privato; 13 nov. ’98, 27 nov. l900, 10 nov. 1901,.alibran, c. s.; 21 e 23 nov. 1901, Malibran, comp. E. Zago; 24 ott. 1903, Rossini, c. s.; 9 die. 1906, Malibran, comp. Dora Baldanello dir. da Gius. Pietriboni; 30 genn. 1907 e 22 genn. 1910, Gold., comp. E. Zago.

Quest’ultima recita così veniva annunciata dalla Gazzetta: «Questa sera li maggior capolavoro dialettale di C. Goldoni: Le b. chioz. Carducci scrivendo di questo stupendo concerto di dialoghi, osservò che essa non ha riscontro possibile fra tutte le produzioni comiche popolari prodotte in Italia fino ai giorni nostri. Essa da un secolo e mezzo circa - come la Locandiera - forma la delizia di ogni pubblico pur attraverso le interpretazioni più barbaramente infedeli. Per la rappresentazione d’oggi recitano quasi tutti i migliori elementi della Compagnia e Zago sarà El cogidor». Non occorre aggiungere che altre compagnie ben note rappresentarono le Baruffe: come, per lo passato, la Comp. Ducale di Parma o comp. Mascherpa (C. Musatti, La Casa Nova di G. fischiata, Ven. 1911, estr. dall' Ateneo Veneto), in cui recitavano il Dondini, il Leigheb, Luigi Gattmelli (caratterista lodato nella parte di coadiutore: v. I teatri, I 126), Maddalena Pelzet e, più famosa di tutti, Adelaide Ristori. Forse qualcuno ricorda ancora di aver veduto «Tommaso Salvini vestire i panni di Titta Nane» (G. Piazza, Gold. a Trieste, nel Piccolo, 25 febb. 1907). Nei tempi recenti merita ricordo la recita di alcune scene a Trieste nel Febbraio 1907 (Liceo Tartini, filodrammatici: Il Piccolo, 25 febbr.), in occasione del secondo centenario della nascita del grande commediografo. In quello stesso anno Ferruccio Benini offriva il capolavoro goldoniano al pubblico di Napoli (teatro Sannazaro) e di Roma (teatro Apollo).

Del resto se le rappresentazioni non furono più numerose e se anche oggi questa commedia non risale sul palcoscenico così spesso come la Locandiera, come i Rusteghi, come molte opere minori del Goldoni, bisogna pensare alla difficoltà de! dialetto, qui certo più grave, e a quella gravissima dell’azione stessa. Se non è perfetto l’accordo fra gli attori e se l’imitazione dei costumi popolari non conserva il tono conveniente, le Baruffe Chiozzotte non si possono nè godere, né apprezzare. Pur troppo questo capolavoro ebbe sempre a soffrire dei terribili guai da parte degli interpreti. Scriveva sdegnato Alamanno