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74 ATTO SECONDO

Margarita. (Cossa gh’è?)

Lucietta. (Almanco che lo podesse veder un pochettin). (piano a Margarila)

Margarita. (Adessadesso ve chiappo per un brazzo, e ve meno via).

Lucietta. (Pazenzia).

Marina. Maschera. (a Filippetto)

Filippetto. (S’accosta a Marina.)

Marina. Ve piasela?

Filippetto. Assae.

Marina. Toleu tabacco, maschera? (a Filippetto)

Filippetto. Siora sì.

Marina. Se comande, servive.

Filippetto. (Prende il tabacco colle dite, e vuol pigliarlo colla maschera al volto.)

Felice. Co se tol tabacco, se se cava el volto, (gli leva la maschera)

Lucietta. (Oh co bello!) (guardandolo furtivamente)

Marina. Mo che bella putta! (verso Filippetto)

Felice. La xe mia sorella.

Lucietta. (I me fa da rider). (ridendo)

Filippetto. (Oh co la ride pulito!)

Felice. Vegnì qua, tireve la bautta sotto la gola. (gli cala la bautta)

Lucietta. (El consola el cuor).

Marina. Chi xe più bella de ste do putte? (di Filippetto e Lucietta)

Filippetto. (Sì vergogna, e guarda furtivamente Lucietta.)

Lucietta. (Fa lo stesso.)

Riccardo. (Sono obbligato alla signora Felice, che oggi mi ha fatto godere la più bella commedia di questo mondo).)

Margarita. Oh via, fenimola, fìgurarse, che xe ora. No parlemo più in equivoco. Ringraziè ste signore, che ha fatto sto contrabando, e raccomandeve al cielo, che se sarè destinai, ve torrèa. (a Lucietta e Filippetto)

Felice. Via andè, maschere; contenteve cussì per adesso.

Filippetto. (Mi no me so destaccar).

  1. Se sarete destinati, vi sposerete.