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LA DONNA DI MANEGGIO 209

Orazio. Ho servito...

Properzio. Avete fatto? (a Fabrizio)

Fabrizio. Ho fatto.

Properzio. Non mancherò di procurarle questo onorevole impiego. (dettando)

Fabrizio. Signore, quest’impiego è stato dato che saranno tre mesi.

Properzio. Seccatore! che importa a voi? Non posso procurarlo per dopo la morte di quello che è stato fatto?

Fabrizio. Verissimo. (scrive)

Properzio. Che cosa sapete fare? (ad Orazio)

Orazio. Un poco di tutto, per obbedirla.

Properzio. Ehi! (chiama alla scena)

Servitore. Comandi.

Properzio. Il mastro di casa. (al servitore)

Servitore. Sarà servita. (parte)

Properzio. Avete fatto? (a Fabrizio)

Fabrizio. Ho fatto.

Properzio. Che cosa abbiamo detto? (a Fabrizio)

Fabrizio. (Gran pazienza ci vuole!) Non mancherò di procurarle...

SCENA VI.

Pasquale e detti.

Pasquale. Sono qui a’ suoi comandi.

Properzio. Avete fatta la spesa che vi ho ordinato?

Pasquale. Perdoni, quale spesa intende di dire?

Properzio. Sciocco! stolido! smemorato! non v’ho io commesso di comperare della cioccolata?

Pasquale. Signor, mezza libbra.

Properzio. E non l’avete presa?

Pasquale. L’ho presa.

Properzio. E quanto l’avete pagata?

Pasquale. A ragione di quattro paoli la libbra.

Properzio. Quattro paoli la libbra? Siete pazzo? Siete ubriaco? Quattro paoli la libbra la cioccolata? Voi non tendete che a rovinarmi. Non sapete spendere. Vi caccerò via.