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LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA 61


Giacinta. Per verità, è fastidioso un poco.

Vittoria. Vi leverò l’incomodo. (s’alza)

Giacinta. Se volete restar con noi, mi farete piacere. (s’alza)

Vittoria. (Quasi, quasi ci resterei, per la curiosità di quest’abito).

Giacinta. Ho inteso; non vedete? Abbiate creanza. (verso la scena)

Vittoria. Con chi parlate?

Giacinta. Col servitore che mi sollecita. Non hanno niente di civiltà costoro.

Vittoria. lo non ho veduto nessuno.

Giacinta. Eh, l’ho ben veduto io.

Vittoria. (Ho capito). Signora Giacinta, a buon rivederci.

Giacinta. Addio, cara. Vogliatemi bene, ch’io vi assicuro che ve ne voglio.

Vittoria. Siate certa, che siete corrisposta di cuore.

Giacinta. Un bacio almeno.

Vittoria. Sì, vita mia.

Giacinta. Cara la mia gioia. (si baciano)

Vittoria. Addio.

Giacinta. Addio.

Vittoria. (Faccio de’ sforzi a fingere, che mi sento crepare). (parte)

Giacinta. (Le donne invidiose io non le posso soffrire). (parte)

Fine dell’Atto Secondo.