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36 | ATTO PRIMO |
Leonardo. Perchè, perchè.... non mi fate parlare.
Giacinta. Perchè ne siete geloso?
Leonardo. Sì, perchè ne sono geloso.
Giacinta. Qui vi voleva. La gelosia che avete di lui, è un’offesa che fate a me, e non potete essere di lui geloso, senza credere me una frasca, una civetta, una banderuola. Chi ha della stima per una persona, non può nutrire tai sentimenti, e dove non vi è stima, non vi può essere amore; e se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate. Io vi amo, e son fedele, e son sincera, e so il mio dovere, e non vo’ gelosie, e non voglio dispetti, e non voglio farmi ridicola per nessuno, e in villa ci ho d’andare, ci devo andare, e ci voglio andare. (parte)
Leonardo. Va, che il diavolo ti strascini. Ma no; può essere che tu non ci vada. Farò tanto forse, che non ci anderai. Maladetto sia il villeggiare. In villa ha fatto quest’amicizia. In villa ha conosciuto costui. Si sagrifichi tutto: dica il mondo quel che sa dire; dica mia sorella quel che vuol dire. Non si villeggia più, non si va più in campagna. (parte)
Fine dell’Atto Primo.