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IL RITORNO DALLA VILLEGGIATURA | 333 |
tranquillità ch’io bramo per me medesima. Supplico il caro mio genitore amarmi sempre, benchè lontano; e se non fosse temerità in me soverchia, lo pregherei di regolare un po’ meglio gli affari suoi, e villeggiar con giudizio, e spendere con parsimonia. Ringrazio il signor Fulgenzio del bene che dall’opera sua riconosco; e vi assicuro, signore, che non me ne scorderò fin ch’io viva. Fo il mio dovere colla padrona di questa casa; auguro ogni bene ai di lei nipoti. Riverisco il signor Guglielmo. (patetica) Parto per Genova col mio caro sposo. (risoluta) Prima di andarmene, mi si permetta rivolgermi rispettosa a chi mi ascolta e mi onora. Vedeste le Smanie per villeggiare1. Godeste le Avventure de’ villeggianti, compatite il Ritorno della campagna; e se aveste occasione di ridere dell’altrui cattiva condotta, consolatevi con voi stessi della vostra prudenza, della vostra moderazione, e se non siete di noi malcontenti, dateci un cortese segno d’aggradimento.
Fine della Commedia.
- ↑ Così nel testo. Certo sarebbe da preferire la semplice virgola.