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Lesse la prefazion; trovò che in essa
     Si parlava di lui cortesemente,
     Per quell’amor che il Traduttor professa
     Al comico di lui genio fervente:
     Finge (dicendo) la Natura istessa
     In quest’opra l’Inglese Autor valente,
     E ch’ei del nostro Autor segue il non vile
     Facile, natural, semplice stile.
Ei soffre con rossor che ciò sia detto.
     Ma celar non si può quel ch’è stampato;
     E se di vanità fosse in sospetto.
     Di cent’altri scrittor questo è il peccato.
     Ei prese dunque alla Commedia affetto,
     Dacchè sentissi in guisa tal laudato.
     Che l’amor proprio è d’ogni amore il fonte,
     E ai maligni ciascun desia far fronte.
Pensò dunque ancor ei lavor sì degno
     Nella nostra tradur colta favella.
     Ma vide poi che col suo scarso ingegno
     La grand’opra potea render men bella.
     Abbandonò di traduttor l’impegno.
     L’idea prendendo ed il pensier da quella,
     E i caratteri primi, e l’argomento.
     Lavorando l’intreccio a suo talento.
Appunto come di Pamela un giorno
     Da parecchi volumi ha il pensier tratto.
     Del romanzier, di mille vezzi adorno,
     La lunga traccia abbandonando affatto;
     Tal di quest’opra, a cui si pose intorno.
     L’argomento gentil suo proprio ha fatto,
     Qual sul disegno altrui suol l’architetto
     Un palagio innalzar dal fondo al tetto.
Quanto dissi finor d’un’opra tale
     Necessario è all’onor di chi l’espone.
     Per isfuggir di furto il criminale,
     E de’ suoi cambiamenti addur ragione;
     E se quanto s’è detto imprimer vale
     Il mio labbro nel cuor delle persone,
     Confrontar si potrà da gente onesta,
     E lodar quella, e non sprezzar poi questa.


Della recita, avvenuta la sera del 3 novembre, la Gazzetta, ossia l’ab. Chiari, recava la seguente notizia: «Martedì prossimamente passato nel Teatro a S. Luca rappresentata fu una nuova Commedia del Signor Dottor Goldoni intitolata La Scozzese. Ella è tratta da una Commedia Francese di M. Hume, che fu da lui intitolata il Caffè o sia la Scozzese; ma non può dirsi perciò una semplice traduzione, perocchè il Signor Goldoni suddetto le ha aggiunto tanto del suo, che può giudicarsi di quella Commedia forse il migliore. Come