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l’autore (Mem. l. cit.) - furono più festose ch’egli non pensasse. Ma non sapeva d’aver creato una delle sue più belle? Della fedeltà di certe impressioni sue, rievocate a cinque lustri di distanza, convien dubitare un po’.

Fermeremo ricordo di quelle recite soltanto che per l’occasione, nomi di interpreti, o per qualche notevole eco rimasta nella stampa, hanno peculiare significato.

1762, 24 aprile, Ferrara. Rappresentazione in onore dell’autore arrivato quel giorno stesso colà nel suo viaggio alla volta di Parigi. «Per farme una finezza i ha recità | Gl’Innamorati e ho visto veramente | Quanto son compatido in sta cità» (Terzine nella Raccolta di poeti contemporanei in occasione che la N. D. M. Contarini- Balbi fa la solenne professione nel Monistero delle Vergini. Venezia, 1762. Cfr. Musatti, G. a Ferrara nell’aprile 1762, Ateneo Veneto, nov. dic. 1908).

1765, 4 genn. (m. v.). I Notatori Gradenigo (XVo, a carte 78 verso) annunciano al T. S. Salvatore la ripresa degl’Innamorati, «commedia da molto tempo non rappresentata», e aggiungono: «si suppone una delle migliori opere che abbia scritte il celebre autore».

1805, 31 dicembre, Roma. Teatro Valle. Compagnia di Gaetano Perotti «Gl'Innamorati. Commedia di C. G. Il teatro comico non ha forse niente di meglio. Tutti la conoscono, e molti ci si specchiano. L’assunta Perotti non la vestì, ma la disse benissimo. L’amoroso Checcherini la precisò con giudizio, e mai con calore». Così la Gazzetta dei Teatri d’Italia. Num. I, carnevale MDCCCV. Giornale de’ Teatri di Roma. Nella stessa stagione a Roma riportò un bel successo negl’Innamorati anche Maddalena Gallina (ibid. p. Xlil).

1827, 12 agosto. Teatro Re di Milano, Comp. Gatteschi. La rivista I Teatri dedica al lavoro quest’apprezzamento: «I personaggi che vivevano ai giorni del Goldoni certamente non sono più sott'ogni aspetto i personaggi de’ nostri giorni; ma il cuore umano non ha cambiato natura, e quell’uomo immortale lo colse, lo sorprese in tutti i più piccioli incidenti delle sue variabilissime fasi; quindi è che, se il bisogno di nuovi diletti ci trae a desiderare nuove commedie, la maestra unica del maggiore fra i pennelli comici dell’Italia, ne riconduce ancora con una invincibile forza a Goldoni» (28 agosto).

1829, marzo, T. Re, Milano, Comp. Reale Sarda (Censore universale dei teatri, 11 marzo). Era nel repertorio dal 1821, anno in cui la R. S. si costituì (Costetti, op. cit.. p. 15).

1829, ottobre, ib. ib., Comp Ducale di Modena (ibid., 10 ott.).

1830, marzo, T. S. Luca, Venezia, Comp. Modena e Soci (ibid., 27 marzo).

1835, settembre, Roma. Otto Nicolai, il compositore delle Allegre Comari di Windsor, annota nel suo diario (15 sett.): «La compagnia drammatica diede Gl'innamorati di Goldoni con vera maestria. Questi sono attori!» Non nomina il Teatro, nè, quel che più vale, la Compagnia ( Tagebücher, Leipzig, 1892, p. 73).

1839, estate, al Comunale di Cesena. Compagnia Nardelli, della quale faceva parte Amalia Bettini. «Esito poco buono» (A. e L. Raggi. Il T. C. di C., 1906, p. 36). Difetto d’esecuzione?