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LA GUERRA 421


Per tutto dove va

Si trova una signora lara
Lara lara lara lan là. (cantando e saìtuzzando1)

Faustino. Questa è un’impertinenza. (a Cirillo) (Suona il tamburo.

Conte. All’assalto, all’assalto. (corre via)

Faustino. Alla morte, alla morte. (corre via)

Cirillo. Alla guerra, alla guerra. (saltando via)

SCENA VII.

Donna Aspasia, poi don Polidoro.

Aspasia. Buon viaggio, buon viaggio.

Polidoro. Che cosa è stato?

Aspasia. L’armistizio è finito presto, per quel ch’io sento. La piazza non si vuol rendere; converrà che la prendano per assalto.

Polidoro. Eh, la guerra non vuol finir per adesso. (con allegria)

Aspasia. Io per altro, dopo questa campagna, vorrei che si andasse a quartier d’inverno.

Polidoro. A quartier d’inverno? a quartier d’inverno? Si ha da combattere colle nevi, col ghiaccio. Si hanno da vedere i soldati induriti dal gelo; le sentinelle hanno da diventar di cristallo. Gli uffiziali si provvederanno di buone pelliccie, ed io ne ho fatto una tale provvista, che spero di guadagnarvi più di mille zecchini.

Aspasia. Tutto va bene; ma io ho sempre da far questa vita?

Polidoro. E che cosa vorreste fare?

Aspasia. Maritarmi.

Polidoro. Benissimo. E chi vorreste voi per marito?

Aspasia. Un uffiziale.

Polidoro. Per restar vedova dopo tre giorni?

Aspasia. Benissimo.

  1. Zatta: saltucciando.