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il fuoco più d’una volta ai lavori ed ai vasselli degli inimici, a vista della Fortezza appellata Giorgio, ed in tal vicinanza, che un tiro di pistola potea colpire. Mirabile fu la sua resistenza all’ armata Inglese nel 1759, dopo la perdita della battaglia, e riconoscono i Francesi dal suo valore e dalla sua costanza la ritirata fortunatamente eseguita; ma quello che coronò i suoi meriti e la sua bravura fu la battaglia de’ 28 Aprile dell’anno 1760, in cui meritò gli elogi di tutta l’armata, ed in conseguenza di ciò, fu scelto con preferenza a tanti altri al comando del Forte Jacque-quartier, importantissima Piazza, situata in allora nel centro degl’inimici. Ha egli avuto il talento di nascondere la scarsezza delle provvisioni, lo stato infelice di quel presidio, ridotto con trentasei soldati della marina ed alcuni pochi militari di que’ contorni, ed obbligare gì Inglesi ad attaccarlo con mille uomini e dieci pezzi d’artiglieria, ed accordargli alla fine la più onorevole capitolazione. In somma (continuò il Cavaliere) il vostro Marchese Albergati, nello stato Maggiore, all’armata Francese nel Canada, per tre anni consecutivi durante la guerra, ha adempito con soddisfazione pienissima de’ Generali a tutti i doveri di un Militare, e si ha guadagnata la stima intiera de’ soldati, del popolo e degl’inimici medesimi.

Non potei allora trattenermi di domandargli: qual premio, qual gratitudine, qual ricompensa ha egli ottenuto ai suoi travagli, alla sua condotta? Ha egli avvanzato di grado? Ha ottenuto almeno la Croce di San Luigi? Restò sospeso l’Uffiziale alcun poco; pareva ch’ei volesse rispondere, e non trovasse i termini per ispiegarsi; ma ecco dell’altra gente che arriva, ecco interrotta la nostra conversazione; mi mette in mano un Foglio stampato, mi dice di leggerlo in confermazione di quanto mi aveva esposto, si unisce alla compagnia, e da me si divide. Curioso di leggere il suddetto Foglio, mi ritirai in una stanza vicina; trovai ch’ella era la Gazzetta d’Utrecht de’ 4 Novembre dell’anno 1760. Scorsi coll’occhio per osservare s’eravi cosa interessante sul proposito fin allora tenuto, ed ecco quel che vi ritrovai, in data di Londra de’ 24 Ottobre del medesimo anno. Una lettera di un Uf-