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Subito ch’io la voglio, la donna ci sarà.
Maccario. Favorisca, signore, sentire una parola;
Faccia fare un libretto con una donna sola.
Alì. Chi star ti? (a Maccario)
Maccario. Star poeta.
Alì. Poeta che volere? (a Nibbio)
Nibbio. Un poeta, signore, pensato ho provvedere.
La si lasci servire. Mi creda. A un impresario
Un poeta vicino è sempre necessario.
Quando il bisogno il chieda, farà dei libri nuovi.
Ne rifarà dei vecchi, se crederem che giovi.
Se mette un’aria vecchia il mastro di cappella,
Cambiate le parole, par che non sia più quella.
Credetemi, è il poeta util per più ragioni.
Maccario. Ditegli pur che insegno ai musici le azioni,
E dirigo la scena, e corro pei palchetti
Ad avvisar la donna che di venir si affretti.
Che assisto alle comparse, e che mi porto bene
Ad avvisar col fischio il mutar delle scene.
Alì. Che diavolo d’imbroglio star questo.
SCENA X.
Fabrizio e detti.
Poi tutti quelli che vengono nominati da Nibbio
entrano e partono dall’altra parte.
Alì. E quest’altro chi star? (a Nibbio)
Nibbio. Questi è un bravo pittore,
Quel che farà le scene, e condurrà con lui
Tutti i suoi lavoranti e gli operari sui.
Alì. Quanta gente venir?