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242 ATTO TERZO

Annina. Nè anche se mi facessero regina.

Tognina. Non lo farò mai certamente.

Alì. No? no? Ed io al diavolo tutte due mandar.

SCENA VIII.

Servitore e suddetti.

Servitore. Un’altra visita.

Alì. Star stufo.

Servitore. Un’altra donna.

Alì. Non voler più donne.

Servitore. Dirò dunque, che se ne vada.

Alì. Fermar.... sentir.... chi star?

Servitore. Credo sia un’altra virtuosa di musica.

Alì. Star sazio di musica. Donne più non soffrir.... ascoltar.... star bella?

Servitore. È graziosissima.

Alì. Ah!... far.... far venir.

Servitore. (Parte.)

Pasqualino. (Pensateci bene. Se un’altra si presenta, non vi tornerà il conto). (piano a Tognina)

Tognina. (Lasciatemi fare. So il mio merito, e non ho paura.) (piano a Pasqualino)

SCENA IX.

Lucrezia e detti.

Lucrezia. Serva umilissima del signor Alì. Perdoni l’ardire. 11 signor conte Lasca mi ha detto, che ella è un signore così garbato, che ho preso animo di venirla a riverire. Il signor Nibio mi ha anch’egli detto, che hanno parlato di me, e che ella volea venirmi a favorire in mia casa. Non avrei mai permesso, ch’ella si prendesse quest’incomodo, e sono venuta io stessa a riverirla, e conoscerla, e ringraziarla insieme dell’onore