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L'IMPRESARIO DELLE SMIRNE | 219 |
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Camera in casa della signora Tognina.
Tognina e Pasqualino.
Tognina. Caro signor Pasqualino, da qualche tempo in qua fate una gran carestia della vostra persona. Altro che dire: Tognina è la mia virtuosa, l’amo, la stimo, non anderò a cantare senza di lei, chi vuol me per tenore, deve prenderla1 per prima donna, e cent’altre cose tenere ed amorose. Due giorni senza venirmi a vedere? Dove siete stato questi due giorni?
Pasqualino. Sono stato...
Tognina. Non vi credo niente.
Pasqualino. Ma lasciatemi dire.
- ↑ Ed. Zatta: prender lei.