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L'AUTORE

A CHI LEGGE1.


Q

UESTA è una Commedia fatta unicamente per divertire. L’argomento è spiegato dalla lettera precedente, e la Commedia istessa ne rende conto. Qualche episodio l’adorna, un poco di critica la condisce, non è nuda affatto di caratteri e di accidenti. Pure, l’hanno rappresentata in Venezia, che io non ci era2, e mi hanno scritto che è andata male. Ci sarebbe pericolo, che i Comici non l’avessero posta in iscena con quegli adornamenti che sono accennati, e dalla esecuzione de’ quali può molto dipendere la riuscita? Mi è stato detto, che la tavola era mal regolata, che lo spettacolo delle gondole e delle barche in tempo di notte, alla fine della Commedia, era meschino, era miserabile. Vi sono delle Commedie, che si sostengono da se stesse. Ve ne sono di quelle, che hanno bisogno d’aiuti. Questa è una delle più bisognose. Povera per se stessa, e abbandonata da’ Comici, non è maraviglia che sia caduta. L’ho riletta per altro con attenzione, non sono affatto scontento, mi pare che doveva essere un poco men sfortunata; può essere ch’io m’inganni, ed invito il Pubblico a giudicarla.


  1. La presente avvertenza fu stampata in testa alla commedia nel tomo IX (1763) dell’ed. Pitteri di Venezia.
  2. I Morbinosi furono rappresentati nel teatro di S. Luca nel carnovale del 1739, mentre il Goldoni trovavasi a Roma.