Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/289


283

AL NOBILE ED ERUDITISSIMO CAVALIERE

IL SIGNOR CONTE

GIROLAMO TORNIELLI1.


A

tre qualità di persone, Illustrissimo Signor Conte, soglio io dedicare le mie Commedie: a Cavalieri illustri, a Letterati insigni, ed a cordiali Amici e Padroni. Ecco dunque, che per tutte e tre le ragioni spronar mi sento a dedicarne una anche a Lei, Cavaliere cospicuo. Letterato amatissimo, ed Amico e Padrone mio benignissimo. La verità è nota al Mondo delle mie due prime proposizioni, cioè del motivo della di Lei nobiltà, e della di Lei dottrina. Sono piene le Storie d’Italia, e specialmente quelle di Lombardia, degli antichissimi fregi della nobilissima Famiglia de’ Conti Tornielli, originaria della Città di Novarra, ma arricchita di Feudi, di Signorie, di dignità Ecclesiastiche, e Militari, e civili, che fu carissima all’Imperador Carlo Quinto, ai primi Duchi della Savoja, ed a quelli della Lorena, insignita della Nobiltà Milanese, grande e rispettata fin dal duodecimo secolo, e cresciuta in meriti e dignità, per le gloriose gesta di tanti Eroi che ha prodotto.

Pari al nobilissimo di Lei sangue, è altresì la di Lei notissima letteratura, estesa non meno alle profonde scienze, che alle belle lettere, e alle belle arti. L’esquisitissima Poesia è in Lei un adornamento, ma però è tale, che basterebbe da se solo a renderla illustre, e meritevole d’alta lode; poichè tanto nello stile grave, che nel faceto, spicca ne’ versi suoi l’amplissima erudizione, il pensar giusto e maturo, e l’ottimo gusto in simile facoltà, incantatrice amena e piacevole de’ cuori umani. Ella conosce il merito de’ migliori antichi, e sa imitare di loro il meglio, senza ren-

  1. Questa lettera di dedica uscì in testa alla commedia l’anno 1761, nel I. VIII del Nuovo Teatro Comico dell’Avv. C. Goldoni, edito a Venezia presso Frane. Pitteri.