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parer suo, il Goldoni mandar donne sole «a ritrovar nelle case gli amanti», licenza riprovevole quanto quella di farle veder sole nelle strade (Principii morali, ecc. Modena, 1828, pp. 37, 91). Pochi altri critici comprendono il R. i. in giudizi sommari d’interi gruppi di commedie. E tra quelle «di second’ ordine» per il Galanti (op. cit., p. 243). Anche il De Gubernatis la ritiene «di minor conto» (C. G., Firenze, 191 1, p. 313). Vincenzo Ratti non giudica, ma in una sua amplissima classificazione del repertorio goldoniano (impresa irta di scogli!) mette, senza una ragione al mondo, questa tra «le commedie romanzesche e sentimentali» (C. G., Discorso, ecc.. Asti, [1874], p. 20).
Sull’accoglienza ch’ebbe dal pubblico di Venezia nel 1758 ci testano due testimonianze dello stesso autore, il quale, non per la prima volta, è in contraddizione con sè stesso. In una scena delle Morbinose (I, 7) a Siora Felice che osserva:
...tutti i nostri difetti.
I li mette in teatro. Vardè che maledetti!
siora Lucietta risponde:
Si ben, co la commedia del Ricco insidiato
Che diavolo no hai dito, che diavolo no hai fato?
Basta, me xe sta dito de una mare e una fia...
Manco mal che l’ha abù poco applauso. So dano.
Le Memorie invece riferiscono: «Cette pièce fu extrémement goutée et applaudie» (P. II, cap. XXXV). Dove sta il vero? Forse è da fidarsi più della memoria di Lucietta che accennava a una recita seguita pochi giorni innanzi.
Altre poche rappresentazioni potemmo fissare ancora, lontani - questa volta come sempre - dai pretendere a compiutezza.
Nel 1765 il Ricco insidiato si fece il 22 (23?) gennaio al S. Samuele di Venezia (Diario Veneto).
Nel carnovale dei 1819-1820 al Teatro alla Canobiana di Milano, interprete la Comp. di Gaetano Perotti (Seconda Continuazione della Serie cronologica delle rappres. dei Teatri di Milano. Milano, 1821, p. 135).
Il 2 agosto 1820 si fa a Torino (Biblioteca Teatrale, Venezia, Gnoato, 1820).
Il 21 dicembre 1828 al Teatro Re di Milano dalla Compagnia Ducale di Modena (I Teatri, Milano, 30 die. 1828).
L’anno dopo gli stessi comici la recitano a Parma e il Censore Universale dei Teatri di Luigi Prividali scriveva di quella rappresentazione: " Nè meno clamorosa fu la generale approvazione, con cui premiata venne la susseguente commedia del nostro impareggiabile Goldoni, intitolata il Ricco insidiato: trovò il pubblico particolarmente lodevole il modo franco e naturale, con cui superar seppero quegli attori la gran difficoltà di ben recitare il verso martelliano» (n. 22, p. 86). E altri caldissimi elogi nella riproduzione di questo lavoro fece il Prividali alla stessa Compagnia dopo una recita al Teatro Re (cfr. Censore ecc., 1829, n. 87, p. 345).
Un’altra esecuzione per parte della Ducale di Modena ebbe luogo il 4 febbraio 1831 al San Luca di Venezia.