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LA SPOSA SAGACE | 511 |
Conte. Le vostre grazie accetto.
Policarpio. (Senza ch’io sappia nulla, oggi si fa banchetto), (da sè)
Duca. (Ora non vi è più tempo, la cosa ha i suoi riguardi).
(da sè)
Policarpio. Cosa voleva dirmi? • (al Conte)
Duca. Ci parlerem sul tardi.
(a don Policarpio)
Policarpio. Non si cava la spada? Gli altri han fatto così.
(al Conte)
Conte. Andiam dalle signore.
Policarpio. La mia signora è qui.
SCENA VIII.
Donna Petronilla e detti.
Quando si vien da noi, sollecitar conviene.
Qui si pranza per tempo.
Policarpio. Oggi si pranzerà
Più tardi dell’usato. (a donna Petronilla)
Petronilla. Vi è qualche novità?
(a don Policarpio)
Policarpio. Lo dico, perchè or ora faceste colezione.
Petronilla. Oh, che cosa ho mangiato? un’ala di cappone
E un pezzetto di pane, cosa che mi ha servito
Per confortar lo stomaco e aguzzar l’appetito.
Policarpio. Il ciel vi benedica.
Petronilla. Fate avvisare il cuoco,
E fin che si dà in tavola, noi sederemo un poco.
Conte. Servitevi, signora. (gli dà una sedia)
Petronilla. No, per me non è buona.
Mi piace di star comoda. Dov’è la mia poltrona?
Cavaliere. Eccola. (va a prender la poltrona)
Duca. Vengo anch’io. (va ad aiutare a portar la poltrona)