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Nello stesso anno (30 novembre) al S. Benedetto di Venezia (stessa fonte) e nell’autunno due volte a Como, interprete sempre la Comp. Goldoni, ossia Bon, Romagnoli e Berlaffa (Censore universale dei Teatri, pp. 280, 291 ).

Nel 1830 entra anche nel repertorio della Reale Sarda, certo per desiderio di Rosa Romagnoli tornata allora coi suoi primi compagni (Costetti, op. cit., p. 82).

Nel 1831, il 21 ottobre, di nuovo a Venezia al T. Gallo a S. Benedetto la Comp. Goldoni (fonte c. s.).

Nel 1857, carnevale, al Teatro Camploy di Venezia, la Comica Compagnia Goldoni. Lodatissima la Duse [Alceste Maggi Duse, moglie di Giorgio] nella parte di Valentina (L’Appendice della Gazzella di Venezia. Prose scelte di P. Locatelli. Venezia, 1876, voi. XII, p. 275).

Nel 1859 al Teatro nobile di Zara, Compagnia Mariani (Sabalich, G. nel passato teatr. di Zara, Dalmata 27 febbr. 1897).

Nel 1860, 24 novembre, l’eseguisce l’Accademia filodrammatica Romana, eccellente protagonista una figlia (Adelaide?) di Cesare Vitaliani, istruttore. (Prinzivalli, A. F. R. Memorie, Terni, 1888, p. 179). Tant’è vero che i dilettanti non sempre sanno ciò che loro conviene.

Nel 1861, 3 aprile, al Comunale di Modena, la Comp. di Elena Pieri Tiozzo (Tardini, La Drammatica nel Nuovo T. C. d. M., 1898, p. 133).

Nel 1865 a Trieste. Tra gli interpreti Antonio Papadopoli, (Il Piccolo, 4 maggio 1901). E l’articolo [di G. Piazza?] contiene ancora questo passo: «Le vecchie cronache del nostro teatro registrano che la D. d. g. tra il 1850 e il 1860 era nel repertorio di certe compagnie mezzo-goldoniane che allora fiorivano: compagnie Chiari, Duse, Priuli».

Nel 1893, 17 ottobre, al Teatro Rossini di Venezia, toglie da un lungo sonno la Donna di governo Emilio Zago. Poco fortunato risveglio! «L’incasso totale — riferisce l’amoroso suo cronista E. Gaspanni — fu di L. 84.55. Era il tempo che il pubblico non voleva saperne di Goldoni, mentre Zago non si peritava di spendere denari e fatica per far gustare le commedie più geniali del nostro riformatore» (Lettera all’estensore di questa Nota).

Nel 1900, il 4 ottobre, il lavoro per opera di Ermete Novelli risorse con maggior fortuna (volgeva un’ora più favorevole al Nostro!) al Sannazzaro di Napoli. Il Proscenio (art. cit.) ne loda la perfetta esecuzione e della protagonista — Olga Giannini — che aveva recitato «con amore grandissimo e con vitalità ammirevole» scrive: «Se potesse ottenere più varietà di toni nell’intonazione dei coloriti locali, addirittura dalla sua Valentina, ella trarrebbe un’interpretazione piena di pregi e degna di alta considerazione».

Il 5 novembre dello stesso anno la D. d. g. si diede a Roma alla Casa di Goldoni (Teatro Valle), inaugurata il primo di quel mese da Ermete Novelli. Erano interpreti, come già a Napoli, oltre al Novelli (Fabrizio) e alla Giannini: Pierino Rosa (Baldissera), Nerina Grossi (Rosina), Gemma Caimmi (Giuseppina), la Barach (Dorotea), Antonio Gandusio (Ippolito). Il nome d’Ermete Novelli, il luogo e il mirabile affiatamento di tutti gl’interpreti fecero assai notevole e fortunata questa ripresa (cfr. Il giorno, Roma, 7 nov. 1900, e altri giornali romani di quella data). I. C. Falbo