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418 ATTO TERZO
Valentina. Di ciò poco m’importa; anzi in ogni maniera

Voglio, se fia possibile, sposarmi a Baldissera.
Ma pria che si discopra l’amor che m’arde in seno,
Di quel che mi abbisogna, vo’ provvedermi appieno.
Di queste due sorelle la prima è castigata.
L’altra col mezzo mio vo’ che sia maritata.
So che Ippolito l’ama, con lui m’intenderò.
Una prodiga mancia da lui procurerò.
E operando in tal guisa farò che il mondo dica,
Ch’io son con chi lo merita della giustizia amica.
In pratica si vede che al mondo fa figura
Chi a tempo sa adoprare l’inganno e l’impostura.
È ver che qualche volta suol partorir rovine,
Ma se fortuna è meco, posso sperar buon fine. (parte)

Fine dell’Atto Terzo.