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LA DONNA DI GOVERNO | 403 |
ATTO TERZO.
SCENA PRIMA.
Appartamento delle due sorelle.
Giuseppina e Rosina.
Giuseppina. Sorella mia, conviene risolver qualche cosa.
Questa donna insolente è troppo ardimentosa,
E lo zio che non vede l’inganno e la malizia,
A noi per una serva commette un’ingiustizia.
Rosina. Veramente è una cosa che non si può soffrire,
E a quanti si racconta nessun la sa capire;
Ma io che sono furba, il perchè ho penetrato.
Sorella, Valentina ha il suo padron stregato.
Giuseppina. Eh, scioccherie son queste. Rider mi fan le genti,
Quando sento parlare di certi stregamenti.
Le malie che ha costei col vecchio praticate,
Son delle donne scaltre le fraudolenze usate.