Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XV.djvu/310

302 ATTO SECONDO
Contessa. Bravissimo. Che dite? (alla Baronessa)

Baronessa.   Bravo. (Mi fa dormire).
(piano al Capitano)
Capitano. Sulla tela perpetua vi sarebbe che dire.
Fabio. Perchè?
Contessa. Via, seguitate.
Capitano. Così non finiremo.
Fabio. Vi do noia, signore?
Capitano. Anzi, ho un piacere estremo.
(con qualche caricatura)

                    Fabio.Scegli la rosa e il giglio
                    Per colorire il volto;
                    Puoi, per formare il ciglio.
                    L’oro stemprar disciolto;
                    E il candido alabastro
                    Per colorire il sen.

SCENA VI.

Il Barone Federico e detti.

Barone. Servo di lor signori.

Contessa.   Serva, signor Barone.
Barone. Serva sua, signor padre.
Capitano.   Riverisco.
Fabio.   Padrone.
Contessa. Siete venuto a tempo...
Barone.   Oh quanto ho camminato!
Credo per tutta Mantua stamane aver girato.
Fui dal governatore, andai dal commissario,
E poi dal generale, e poi dal segretario.
Alla posta, al caffè, nel bottegon dei giochi.
Alla piazza, alle mura... Son stato in cento lochi.
(siede sulla sedia di don Fabio)
Contessa. Caro Baron, vi prego, lasciate che sentiamo
Una canzon magnifica, e poi....