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Da un pezzo la fama dell’Apatista è tramontata: eppure con questo titolo sorse nel 1834 a Venezia un giornale d’istruzione, teatri e varietà, che durò più anni. Il Molmenti ricordò questa commedia per dimostrare quanti aspetti diversi dell’egoismo sapesse studiare e ritrarre il Goldoni (C. G., Ven. 1880, p. 107: V. Nota stor. dell’Amante di sè med., vol. XIII). Più di recente il Maddalena (l. c.) azzardò un ipotesi, senza insistere tuttavia: «Forse la commedia stessa risale a una fonte francese. Ma quand’anche sia lavoro originale, non cresce in nulla la gloria de’ suo autore». Poi accennava al felice successo a Venezia, nel 1764, per concludere con un suo sorriso: «Tutti i gusti son gusti».

E fu l’ultima parola sulla sepoltura dell’Uomo indifferente.

G. O.


L’Apatista uscì a stampa in principio del 1764 a Venezia, nel t. X (1763) del Nuovo Teatro Comico dell’Av. C. G.; e di nuovo fu impresso a Torino (Guibert e Orgeas VII, 1775), a Venezia (Zatta cl. 3a, IV. 1792), a Livorno (Masi XI. '89). a Lucca (Bonsignori XXVIll, ’92) e forse altrove nel Settecento. Non si trova nei volumi editi dell’ed. Pasquali. — La presente ristampa seguì il testo delle edizioni Pitteri e Zatta. Valgono i soliti avvertimenti.