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lasciato il dovizioso tesoro del buon esempio, e di una incorrotta pontualità. Felice il Mondo, se tutti gli uomini camminassero per questa strada, e lo farebbero forse, se coloro ai quali hanno consacrata la loro vita ed il loro talento, riconoscessero il merito e l’integrità. È raro il caso accaduto all’Avolo vostro paterno. Medico celeberrimo, insigne, che ha meritato di essere distinto da Luigi XIV con privilegi, esenzioni e salvaguardie onorevolissime, a cui un Cavaliere riconoscente, in premio della cura ch’ei si era presa della sua salute, lasciò per legato la quarta parte del feudo di Villecloy. So benissimo che Voi non aspirate a grandezze, che siete contento dello stato vostro, comodo a sufficienza, che vi compiacete della pensione accordatavi dal Vostro Sovrano per i servigi prestati al Ministero della Corona, che vi fregia e vi onora bastantemente l’origine della vostra casa, una delle più antiche e delle più onorevoli della Città di Stenay nella Provincia Chiaramontese, e che siete più contento di nominare a vostra elezione un Sacerdote ad una delle quattro Cappellanie, instituite da’ vostri maggiori tre Secoli sono, che se aveste a disporre di cariche, e dignità, e ricchezze. Pregano per Voi i Poveri dell’Ospitale di Stenay, per i quattro luoghi colà eretti dalla Vostra Famiglia, vi benedicono i Collegiali nell'Università di Pont a Mousson in Lorena, in pari numero, e per la stessa ragione; e duolsi solamente la Patria vostra, che Voi le abbiate preferito Parigi, e non occupiate in essa que’ primi posti, che furono con tanto pubblico compiacimento dai vostri maggiori coperti. Se ne ricordano, li rammentano, vi sospirano. Vive tuttavia la memoria dell’esemplare, sapientissimo Sacerdote vostro Zio Paterno, che amò meglio terminare i suoi giorni alla cura delle anime del suo Paese, anzichè passare a Versaglies, all’onore di essere il Curato del Re, dove era stato degnamente promosso. Ecco quello che vi compiace, quello che Voi amate, e non lo strepito, la vanità e l’orgoglio. Voi menate la miglior vita del mondo, in mezzo ai Vostri libri, che sono le care delizie vostre.
Non potete però nascondervi, malgrado vostro, alla vista del Mondo; siete assai conosciuto per il vostro genio, per il vostro