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col suo talento. Famiglia rispettabile, esemplare, felice, in cui regna il perfetto amore, la soave concordia, la vera pace, sopra di cui sparge il cielo le benedizioni e la provvidenza. Che piacere è il mio, e di mia Moglie, e di mio Nipote, da Voi sì bene accolti ed amati, trovarci, mille miglia distanti dal nostro Paese, in una Casa Francese in cui parlasi non solo perfettamente Italiano, ma si ama, si gusta e s’intende a maraviglia il Veneziano Dialetto! Madama de Floncel, degnissima Consorte vostra, ha dato di ciò una pubblica testimonianza; Ella ha tradotto in Francese la mia Commedia, intitolata l’Avvocato Veneziano, e l’ ha tradotta sì bene, ch’io, confesso il vero, ne rimasi maravigliato. Il foglio intitolato: Il genio della letteratura Italiana, giustamente ha pubblicato colle stampe la traduzione; sono dovuti alla Traduttrice gli elogi che tutti gli altri fogli le recano, ed io ne riconosco il profitto e l’onore, avendo Ella fatta conoscere in Francia una delle mie più dilette Commedie, mandandola sì ben corredata, ed adorna del suo felicissimo stile. Ella si è innamorata del buon carattere del mio Avvocato, perchè è buona per se medesima, perchè ha un Marito buono, e perchè in tutta la Vostra casa non ispira che bontà, virtù e compassione. Ella conosce perfettamente la Musica, e ne possede il talento; ama la Musica Italiana senza condannar la Francese, ed è sorprendente la sua abilità per il gravicembalo. Tutto ciò contribuisce moltissimo al comune piacevole trattenimento della Famiglia, a quella de’ vostri amici, che gioiscono d’una vera allegrezza, prezioso effetto della vostra bontà. Voi, Signor mio amabilissimo, avete dato mai sempre costanti prove della vostra bontà di cuore, non meno che del vostro esimio talento, e se mi fosse lecito pubblicare alcune rimarcabili circostanze, che ho penetrato, degli scabrosi onorifici impieghi da Voi sostenuti, potrei insegnare col vostro esempio, come un valoroso ministro supplisce ai suoi doveri, senza intacco della coscienza. Questa è una Virtù, che Voi avete ereditata dal memorabile Genitor vostro, il quale trovatosi egli pure al suo tempo in grandiosi impieghi, in tali impieghi, ne’ quali l’uomo facile può agevolmente arricchirsi, si è sempre contentato dell’onorata sua condizione, ed a Voi ha